mercoledì 27 agosto 2014

Droni e volo libero



Allora, parliamo un pò di questo grande fenomeno esploso nel 2013, ma che già era attivo a livello professionale da qualche anno.

I droni.... inutile ormai spiegare cosa sono.... lo sanno tutti.

Qualche anno fa quando ho iniziato il progetto del documentario "Sulle rotte del grifone" e parlavo della collaborazione con Airvision che aveva deciso di darmi supporto tecnologico e di ripresa per alcune situazioni, vedevo spesso visi perplessi quando spiegavo cosa fanno i droni e come vengono usati.

"Dro...che?" sembrava pensare la persona che avevo di fronte....

Oggi invece sono tutti esperti o sedicenti tali.
Il fatto è che la tecnologia che stà dietro ad un drone, permette a qualsiasi incapace di farli volare abbastanza bene, a differenza del pilotaggio modellistico tradizionale che implica abilità e conoscenza da parte dell'operatore alla radio.
Anche questa è la chiave del loro successo e diffusione oltre ovviamente alle eccezionali possibilità che offrono (ripresa,fotografia, fotogrammetria, rilevamenti, controllo....ect.). Tutti si sentono piloti.
Ma se abbiamo gente senza testa tra i piloti veri, figuriamoci com'è messa la folla dei dronisti.
Ci sono pochi capaci, ed il 99% dei rimanenti che mandano in aria attrezzi che possono pesare parecchi chili senza avere idea degli standard di sicurezza da rispettare o dei rischi che fanno correre ad altre persone nel caso di perdita di controllo.
A differenza del modellismo inoltre, il raggio d'azione di un drone non si limita al campo visivo di chi lo pilota, potendo esso esser guidato su rotte automatiche con il gps o in FPV (controllo in prima persona a mezzo di occhiali video che visualizzano ciò che il drone inquadra....insomma...osservando un monitor si pilota come se si trattasse di un simulatore di volo, ma in pratica si opera nel reale), il pericolo potenziale per terzi aumenta in maniera esponenziale.Un esempio? Questo video vi mostra fin dove possono andare: LINK

Per questo motivo a partire dal 2014, in Italia, Enac è corsa ai ripari iniziando a dettare delle regole per i piloti SAPR (Sistemi A Pilotaggio Remoto), che tutti normalmente chiamiamo droni.
Dapprima con regole buttate lì tanto per dare una direttiva....inizialmente spesso si trovavano concetti che si contraddicevano più avanti, rendendo di fatto le norme inattuabili.
Poi dopo varie revisioni il tutto ha cominciato a prendere senso ed ora il percorso che un aspirante pilota SAPR deve seguire per poter richiedere le autorizzazioni ad operare, ha una certa logica.
Di fatto bisogna frequentare un corso teorico ed uno pratico specifico per il drone che si pilota.
Si, hanno esagerato sul monte ore teorico richiedendone 33 con obbligo di frequenza e conoscenze che vanno ben oltre le necessità effettiva che avrebbe un pilota di droni, ma tra questo ed il fermo totale delle attività che si prospettava, comunque non è male.

C'è da dire che quantomeno, i costi elevati di un corso fanno selezione tra quelli che veramente vogliono usare questi mezzi belli e utili per usi professionali, decidendo di impegnarsi e di imparare cose nuove, magari a beneficio della sicurezza e con una mentalità che si discosti dal modellismo per avvicinarsi di più all'aeronautica.

Ma a che serve tutto questo?
Serve ad avere una registrazione degli operatori, responsabilizzandoli.
Finora era puro far west, dove chi aveva la testa sulle spalle faceva le cose bene. Gli imbecilli....che si sa sono sempre tanti ed in maggioranza....no.
Così ci sono stati incidenti o situazioni di rischio con riprese sul pubblico senza responsabili ed una normativa a cui appellarsi.
In futuro si spera che le cose verranno fatte per bene, così anche noi, come gli altri piloti, potremo volare stando abbastanza tranquilli di non trovarsi uno di questi giocattoli in rotta di collisione sorvolando qualche monte, mentre il suo operatore se ne stà beato e tranquillo a sorseggiare una birra a casa pensando di giocare con la playstation.
Credetemi che in volo sono impossibili da vedere.....troppo piccoli.
Io, nelle riprese aeree concordate non riesco a distinguere il drone mentre volo, pur sapendo dov'è.....figuriamoci se arriva a sorpresa.

Ora.....cosa centrano i piloti VL coi droni?
Il vantaggio per i piloti di volo libero o di altre categorie è che si può fare il corso a costi quasi dimezzati, andando a togliere dal monte di 33 ore le ore che già competono all'attestato di cui si è in possesso.
Mi sembrava utile segnalarvelo.
Se siete interessati, vi consiglio di contattare i miei partner (Airvision.it). Il programma di insegnamento in collaborazione con l'Aeroclub della Vestina è stato uno dei primi 6 riconosciuti dall'Enac in Italia e mi sento di dire che operano bene dando molto peso alla formazione dei loro clienti.

Proprio con loro ultimamente si è fatta una bellissima missione di riprese per "Sulle rotte del grifone", dove le potenzialità del drone sono state messe a frutto alla grande. Da quella missione ho tratto le foto per questo articolo.
Potete leggere il post QUI.

Ed ora.....a volareeee

lunedì 14 luglio 2014

Incidenti e prevedibilità

Purtroppo tocca scrivere un post che riguarda anche questo argomento.

L'inizio stagione è stato funesto nel volo libero italiano. Tre incidenti mortali col delta a distanza ravvicinata era da tanti anni che non si sentivano.

Si sa...l'incidente e l'errore umano sono impossibili da debellare totalmente...  si potranno limitare al massimo, ridurne le conseguenze peggiori.... ma una piccola percentuale a loro favore rimarrà sempre.

Paradossalmente, è questa percentuale di rischio persistente che tiene alta l'attenzione dei più accorti, o prudenti, o preparati in senso lato, contribuendo a mantenerla piccola.....ma sempre lì... a punzecchiare l'istinto di sopravvivenza.

Gli incidenti delta che ci sono stati sono stati caratterizzati da dinamiche di volo. Un errore in decollo con ritorno al pendio, uno in atterraggio dove la causa è ancora da appurare se sia stato un errore di pilotaggio, un problema tecnico o un mix dei due, ed un incidente di gara legato probabilmente alla condizione di agonismo e ad una valutazione errata in atterraggio.


Sabato 12 luglio però è successo un incidente che mi ha sorpreso.... ad un parapendio....non per la dinamica che se vogliamo è tristemente classica, ma per il contesto della giornata analizzato dal punto di vista meteo.

Come tutti avranno notato in questo periodo l'estate ancora non si è affermata e siamo costantemente investiti da flussi atlantici che uniti all'insolazione forte ed al tasso di umidità elevato, generano grande instabilità.
Le foto di bellissimi congesti o nembi fioccano in rete, le analisi di microcelle da parte degli appassionati pure.....tutti, nel tipico andazzo lamentoso sul tempo che sempre non va (o fa troppo caldo, o fa troppo umido, o fa troppo freddo.....) fanno notare il clima "tropicale" al nord con il puntuale acquazzone pomeridiano.
Bene...arriviamo a questa settimana.... qui nel nord est dopo alcune giornate estive e piacevoli, si sono rivisti i temporali e gli sovrasviluppi in genere.
La mattina di sabato si era d'accordo sul sentirsi presto per vedere come e se sfruttare la giornata prefrontale.
Le mappe sinottiche davano un fronte freddo in arrivo da nord ovest. Sabato sarebbe dovuta essere una giornata di tregua volabile prima di una bella frullata ai bassi strati dell'atmosfera.
La mattina mi sveglio, guardo fuori....ed i conti non tornano....
Troppa umidità.....troppa velatura alta con ondulazione.... troppe formazioni sul mare a sud, con provenienza sud e sommità che sembravano già da nord ovest...
Sinottica di quella mattina... chiara!

Rapido aggiornamento via whatsapp con gli altri.... testualmente: "Non promette bene", risposta "La perturbazia sembra in anticipo sulle previsioni", "Già.....A monte...."

Altri amici mi scrivono che vedono se riescono a rubare un voletto a Bassano.
Gli mando la foto dei castellani che vedevo sul mare....più o meno davanti a Venezia, direzione pedemontana veneta.... la foto è delle 8:00 ora solare....
Gli dico "Ocio.....al massimo provate una speed glide...."



Volare presto atterrando presto si poteva, certo. Ma a me volare in quelle situazioni mette ansia..... chiamatemi cagasotto....chiamatemi come volete.... io della natura ho un rispetto ed un timore enorme..... la sua energia mi affascina e spaventa al tempo stesso perchè ci dà le misure di quanto siamo piccoli e fragili se a lei girano le scatole.
Ore 8:00 solari guardando verso ovest
I nembi li adoro. I congesti pure....come tutte le nuvole convettive..... ma andare a giocare col mostro è un'altra storia. Finchè hanno una dimensione gestibile, o sono isolati e controllabili (nel senso che si riesce a tenerli d'occhio), ed ho spazi di fuga aperti, ok. Posso anche volarci sopra vento, schivarli.....ho un mezzo con una velocità tale che permette di allontanarsi per tempo.
Ma se è in arrivo una massa d'aria che prima o poi li fa esplodere tutti assieme come un ponte minato, stare in volo significa attendere quel momento in una condizione dove sei tu in svantaggio.... a me volare così non piace, preferisco stare a terra a fotografarli e godermi la loro evoluzione (come nel timelapse che vedete sotto, girato proprio sabato e rivolto verso NW a guardar la pedemontana ed i monti dietro ad essa).
Se mi trovo in volo mi sembra come di essere in una corrente impetuosa di un fiume, in canoa....e di dover guadagnare la riva prima di cadere nella cascata....
più ti ci avvicini più le condizioni sembrano buone e divertenti, in realtà sei solo più vicino al pericolo.

Ogni tanto i piloti si dimenticano della forza che hanno queste torri d'acqua....perchè questo sono...
migliaia di tonnellate d'acqua tenute in sospensione per uno sviluppo verticale che può arrivare a 10000 metri.... pensate ad una colonna di migliaia di automobili sopra la vostra testa....che energia ci vuole a tenere su quel popò di roba? e che energia liberano quando il sistema collassa e viene giù? cosa siamo noi con quelle alucce di tela in confronto?

Cito a memoria "I visitatori del cielo" di H. Aupetit che per me è stata la prima bibbia del volo...
<<...se gli aerei di linea evitano accuratamente di entrare nei cumulonembi, un motivo ci sarà no?>>... la frase era seguita o anticipata (non ricordo...) dal racconto di un Boeing 747 di linea che all'interno di un nembo aveva eseguito un tonneau....ma senza intervento dei piloti.... era stato il nembo a far piroettare l'aereo....

Ora.... chi sono io per pensare di sfidare il mostro? Sarei un incosciente, un ignorante (nel senso stretto del termine....cioè che ignoro la dinamica delle cose), o un folle.

L'incosciente non ha il senso del pericolo..... ed è una figura molto diffusa nella nostra società che tende all'onnipotenza.
L'ignorante è forse il più giustificato perchè magari nessuno gli ha mai spiegato, o a lui non è venuto in mente di informarsi...o semplicemente non ha le capacità per capire.
Il folle è folle e fa categoria a sè.... a volte è difficile distinguerlo dallo stupido....sfida il mostro per dimostrare qualcosa a se stesso o agli altri, per sentirsi più uomo o più vivo, per nascondere altre sue debolezze.... per rifugiarsi nei clichè del superman....ci sono mille ragioni....

Ci saranno altre figure sicuramente....ma al momento mi vengono in mente queste.

Ognuno di noi ha dentro di se tutti questi individui, in misure diverse.... io per primo.
L'importante è che non prendano il sopravvento nei momenti meno opportuni.

Se lo fanno, può capitare come sabato.... quando io allegramente mi registravo il timelapse delle nuvole che ribollivano sui monti e mi guardavo il radar doppler online che mostrava nuclei rossi che disegnavano tutta l'area pedemontana e montana e mai mi sarei immaginato di pensare a qualcuno che ci volava sotto.....
Ogni pennacchio che partiva verso i 10000 era una perfetta materializzazione dei grafici dei radiosondaggi di quel momento.

Ed invece si.... qualcuno ci volava sotto....potevano anche essere peggiori le conseguenze.... alcuni piloti che hanno tirato troppo la corda sono riusciti a scendere con orecchie, full speed, spirali.....al limite.....
Uno, decollato quando tutti erano atterrati e contro il parere dei piloti in decollo che cercavano di dissuaderlo, è stato mangiato dal mostro, che se l'è portato a 9300 metri per poi sputarlo pochi chilometri più a nord. Il suo strumento aveva in memoria ascendenze massime di + 24 e minime di -31.

Ora.... la cosa su cui bisogna riflettere.... è che non erano condizioni eccezionali e assurde.... era un cumulonembo come tanti altri....come quelli dei giorni prima e come quelli che ci saranno ancora ad ogni fronte freddo.....

e per fortuna che tanti ben lo sapevano e quel giorno le ali le hanno lasciate nella sacca, al sicuro.

Il Toso, che ha organizzato il meeting "Svolà in Bernadia", ha scritto questo:

"Vi racconto quello che ho visto e che ricordo per evitare la diffusione di polemiche e notizie false: la meteo che nel primo pomeriggio ci ha permesso di volare tranquillamente dalle 16:00 ca è peggiorata velocemente e non era assolutamente favorevole, il colore scuro delle nuvole sopra il decollo portavano a pensare che ci fossero congesti o nembi in formazione, a pochi km (zona Porzus) un temporale stava gia scaricando un bel pò di acqua e questo causava aumento del vento in atterraggio. Io ed altri 10-15 piloti stavamo facendo una grigliata tra amici e la maggior parte di noi era atterrata già da molto tempo; 30 minuti prima che accadesse il tutto alcuni ultimi piloti in volo avanzavano a stento controvento ma sono atterrati incolumi, tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. In decollo nel frattempo un nostro collega ha chiesto più volte ad Antoniassi di non decollare facendo notare che già piloti avevano avuto problemi ad appoggiare i piedi a terra, Paolo tra l'altro aveva già fatto un volo nel primo pomeriggio... Purtroppo è decollato, ha fatto 20-30 secondi di volo ha fatto mi sembra le orecchie e qualche secondo dopo è stato aspirato, tutti speravano di vederlo rispuntare da qualche parte da qualche nuvola ma probabilmente la tragedia si stava già consumando. Un mio amico ha giustamente allertato subito i soccorsi ma l'elisoccorso non ha potuto fare ricerche per le condizioni meteo che nel frattempo erano ulteriormente peggiorate, ed è atterrato per poi rientrare alla base. Appena il tempo si è calmato abbiamo provato a cercarlo subito in auto nella zona a nord del Monte Bernadia finchè si è fatto buio, stamane siamo ripartiti di nuovo assieme a tutta la macchina dei soccorsi tra cui protezione civile, il soccorso alpino ed alcuni nostri amici dotati di mezzi a motore. Alla fine la sua vela di colore rosso è stata notata da un abitante del paese di Platischis ai confini con la Slovenia a pochi km in linea d'aria da dove era stato aspirato, immediatamente raggiunto è stato ritrovato purtroppo privo di vita con il vario che indicava quota massima oltre i 9000 metri e probabilmente fondoscala per quanto riguarda salita e discesa +- 25m/s. La tragedia era evitabilissima, se c'è qualcosa che possiamo imparare è che con la meteo non si scherza, scremato l'egocentrismo siamo comunque e soltanto foglie in balia del vento, forse che regalarsi il localizzatore di emergenza potrebbe salvarci la vita o rendere più facile la vita di chi potrebbe venire un giorno in nostro soccorso."

Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto condizioni meteo mediamente blande.....(parlo della mia zona che posso osservare direttamente....non so se la cosa poi si rispecchi altrove).
Qui da noi non si verificavano più con tanta frequenza i temporaloni estivi.... e, croce e delizia dell'uomo, è la memoria corta....troppo facilmente ci si dimentica di cose che si dovrebbero sempre tener a mente....
ora facciamo si che non siano altri incidenti evitabilissimi a riportarci alla realtà delle cose.


Sicuramente avrò scritto qualche cavolata, ma ho scritto a caldo.... e vuole essere un'opinione la mia, un punto di vista....non una paternale impartita dall'alto.
L'importante in questi casi è capire, confrontarsi, analizzare, per poi trasmettere a chi certe cose ancora non le sa....che magari un giorno qualcuno lo si salva..... 

Aggiungo ora (18 luglio) questa parte come integrazione al post per farvi vedere le foto del momento dell'incidente (10 minuti prima che il pilota decollasse) fatte dal J (Gianandrea G.) in atterraggio, proprio per testimoniare la situazione pericolosa in cui aveva appena visto scendere con gran difficoltà i piloti che erano in volo fino a poco prima.

In questa immagine potete vedere l'evidente shelf cloud subito a lato del decollo.... non serve dir altro...

Nelle altre foto vi fate un'idea della panoramica.
Le trovate qui:  FOTO

mercoledì 11 giugno 2014

Alpe Adria Cup 2014 REPORT


Ce l'abbiamo fatta....!!! ed in primavera pure....!!!
Ma non lasciatevi ingannare dai favolosi cumuletti che vedete dietro a noi nella foto.... le giornate sono state tutt'altro che frizzanti.

Come sempre non smetto di stupirmi di come quando arrivino gli ospiti, al 90% il tuo sito di volo si inventa delle condizioni strambe che non hai mai visto....
e quindi ecco confermata l'eccezione.... sabato...aria umida e fosca come se fossimo in agosto... e la temperatura idem...

ma cavoli.... dietro c'era un nord leggero... si vedevano cumuli favolosi arrivare... vuoi che non funzioni l'effetto Lijak? vuoi che non inizi a pompare la termica di mare e pianura per spingere verso l'alto e bucare l'inversione e darci accesso a quelle belle basi definite dal nord?
Vuoi....

Gliders reproduction rituals?
Ovviamente la giornata non è partita e si è trasformata in un "Fuffa Day"!
Qualche bollicina che lasciava sperare ma alla fine tante termiche spezzate, tanto vento da ovest e...udite udite... niente dinamica!
Ma come niente dinamica.... è il vanto di questa zona....
Niente....
Niente in proporzione all'intensità del vento ovviamente.
Morale.... Task ridotta rispetto alla prima idea del mattino che vedeva un centino nella mia mente.... portata a 77 km, con alcune varianti di pianura.
Decollo da pedana Lijak, start nel paese di Sempas in pianura, di fronte (credetemi che era solo a 3 km... ma già lì ad andare e tornare facendo fatica nel riprendere la cresta del costone, si aveva bene l'idea di come sarebbe stata...)... poi antenne Nanos diretti,  poi ritorno sul Kovk fino a Predmeia, poi un paesino (Slap) in pianura davanti a Kovk e Nanos, ritorno a metà costone del Kovk (sorgente Hubelji) e goal in atterraggio
Silvagni in decollo
Kovk.
E' stata dura, ma i piloti erano felicissimi.... Iztok si è vivamente complimentato per la scelta della task....forse un pò meno contenti eravamo io ed Igriza che subito dietro ai primi, in una amichevole battaglia di testosterone, abbiamo tirato la barra un attimino troppo, all'urlo di "Spartaaaaaaaaa!!!!!", finendo come pollastri a ravanare su un impianto fotovoltaico a pochi metri da terra alle pendici del Nanos, prima di posarsi poco più in là....
poi ci siamo guardati gli altri che arrivavano con calmina aspettando che le condizioni migliorassero e che hanno fatto almeno altri 40 chilometri più di noi.... grrrrrrrrrr..... hahahahah

Ultimi posti rimasti per montare il delta :)
La giornata la vince Arturo Dal Mas, con ottima media viste le condizioni. Subito dietro Iztok Jarc, il campione in carica sloveno con il suo Aeros Combat GT "black pearl" che stà facendo parlare di sè.
Terzo la giovane promessa Daniele Silvagni (che peraltro è portabandiera dell'Alpe Adria Flights!) che chiude una task mica da poco! Si vede che qui si trova a suo agio! :) Poi Alvise Biz l'ultimo a chiudere. Altri sono stati traditi dall'ultima boa fermandosi poco prima del goal.
Qui i risultati della prima task: TASK 1 
Qui le tracce della prima task: TRACKS TASK 1

So we had this 2014 Alpe Adria Cup, finally. Two sunny days.... very nice cu's behind... but... but was hard...
the air in the lower layers was stable like in august. Behind there was a northern and good air mass... so my idea was that the thermal condition on the flight area was growing... and that in few hours it could have been possible to connect the two air masses with strong thermals.... but it was not.... there was a strong inversion between the two air masses and the thermals not strong enaugh to penetrate it.... unusual conditions for your homesite, as quite anytime you host foreign pilots.... :)
But everybody enjoied the tasks, anyway !!! Both not so long, but very technical....it seemed to fly the double of the kilometers, or more...
For the first day, my intention was to give a 100 km theme. But considering the condition, I reduced to 77km, erasing the second WP to west after the start.
So, take off from Lijak ramp, start and WP on Sempas (3km in front of the ridge....and trust me that was not easy to come back...), then directly on Nanos antennas. Then Kovk ridge untill Predmeja, a WP in the flat on Slap village, then back on half Kovk ridge (Hubelji waterfall) then goal at Kovk official landing.
Day won by a super fast Arturo Dal Mas. Behind him, Iztok Jarc, the slovenian champion on his "black pearl". Third a great young italian pilot, Daniele Silvagni that demonstrate to appreciate this area like in the previous edition. 4th place and last pilot that complete the course, Alvise Biz.

In the meanwhile, I was joking and unrigging my glider in front of Nanos, because I pushed to much to reach the first gaggle that was in front of me..... but you know...this time I was really alone to organize and prepare all....so as always I took off as last and when I saw that was possible to start in the first window, my desire to reach my friends few minutes in front of me was too big....
An other lesson I learnd and I put in practice the next day.
Here you can see the task results: TASK 1
Here you can download the task 1 tracks:TRACKS TASK 1 


Seconda giornata.
Decollo dal Kovk con l'idea di fare una task in area ristretta per agevolare i recuperi ed i rientri dei piloti.
L'aria al mattino è tersa e lascia ben sperare. C'è un pò di nord in decollo ma dopo vari controlli al Sitwind finalmente gira....alle 11 si vedono già delle basi sui 2500 sempre scarrocciate da nord.
Che sia la giornata bomba? La bora non è entrata come da previsione....non si vede una linea marcata di inversione....
Arturo Dal Mas
....seeee..... figuriamoci.... FUFFA DAY: LA VENDETTA... questo il titolo della giornata.....
effettivamente fa un caldo pazzesco anche in decollo.... le poiane sul costone sudano a forza di sbattere le ali per agganciare delle bollicine che le alzano di qualche metro...."dura la vita certe volte"....sembrano pensare...i cicli di vento sono deboli....
Tre grifoni ci passano sopra per andare a nord....e giuro di aver sentito uno di loro ridacchiare mentre ci guardava....
Vabbè... si decideranno a partire stì parapendii che sono arrivati, che ci servono delle termocavie?!
E stò li ad osservarli e cuocermi sotto alla manica a vento, sperando.
Partono...galleggiano... poi qualcosa trovano nei posti classici sul costone....vanno su... non tantissimo... ma vanno....e mentre preparo la task i cicli cominciano a farsi più forti....
Percorso contenuto....56 chilometri senza spingersi troppo in là sul Nanos e stesse boe di pianura del giorno prima, in modo da dare modo di sfruttare al massimo i costoni.
Was an hard day!
Dopo il decollo lo start è in fondo al costone a Predmeja. Io decollo ultimo dopo aver liberato la zona da spazzatura e tabelloni che abbiamo lasciato e prendo il secondo start. Vedo tutti che tornano indietro da Predmeja drammaticamente bassi sotto al costone....io che ero sopra in una termica decente, un pò mi preoccupo.... sarà l'effetto dello schiacciamento visivo....ma li vedo tanto bassi... in una zona poi dove sarebbe meglio avere più margine... ma...tempo di lasciar passare i 15 minuti del mio prossimo start, posso controllare la situazione e vedere che tutti han proseguito. Qualcuno ha bucato in sicurezza, gli altri sono sul costone Kovk che vanno verso il Nanos, per la seconda boa. Poi la terza in pianura (di nuovo Slap) poi nuovamente Predmeja sull'estremo lato ovest del Kovk, poi di nuovo Slap.... poi la sorgente Hubelji sul Kovk e poi atterraggio....
Un tema di gara che solo mentre lo scrivevo mi faceva tristezza a denotare il FUFFA DAY..... ma credetemi che poi a volarlo erano tutti entusiasti vista la difficoltà ed alcune varianti tattiche con cui lo si poteva affrontare.
L'unico a chiudere è Iztok Jarc. Subito dietro arrivo io, ma avendo fatto il secondo start non ho leading points, quindi per una manciata di punti Arturo Dal Mas mi passa nella classifica di giornata. Col senno di poi e con un pò di pazienza potevo anche pensare di chiudere optando come Iztok per l'appoggio sul Nanos prima dell'ultima boa.... ma va bene così. Tutti gli altri sparpagliati in un'area ristretta o direttamente in atterraggio ufficiale.
Grandi sorrisi e complimenti reciproci mentre stappiamo birre, brindiamo e smontiamo i delta.

Decollo Kovk
C'è curiosità per l'esito finale.... si fanno a spanne dei conti per immaginare se sarà Iztok o Arturo a vincere il trofeo.
Ci accingiamo a raggiungere la pizzeria Anja per rilassarci e darmi la possibilità di scaricare gli strumenti e redigere le classifiche, che un telefono squilla.... ed arriva la notizia che non avremmo mai voluto sentire.
Poi un'altra....

Quello che è successo l'ho già descritto nei post precedenti.

Io comunque continuo a scaricare gps e spiego poi ai piloti sloveni l'accaduto. Sono ovviamente dispiaciuti anche se non coinvolti da rapporti di conoscenza o amicizia.
I risultati alla fine vengono fuori.

Vince Iztok che è visibilmente contento.
Per onorare il vincitore e lo spirito del volo che comunque va avanti optiamo per una premiazione sobria e veloce e mentre applaudiamo il podio pensiamo ad Ugo e Manuel (un altro ragazzo che ha avuto un incidente e lotta per la vita).

Bravi a tutti.
Grazie a tutti.

Krapfen morning doping
E' stata una sfaticata ma la gioia di chi viene e partecipa mi ripaga di tutto e mi dà la voglia di andare avanti.
Un ringraziamento particolare da parte mia e di tutti va a Paki che per un impegno non è potuto esser presente ma che con la sua nota generosità ha ospitato molti piloti nella notte tra sabato e domenica risolvendo non pochi problemi logistici.

Grazie ancora amici.

Qui i risultati della seconda task: TASK 2
Qui le tracce della seconda task: TASK 2 TRACKS

Qui la CLASSIFICA FINALE

Second day.
I chosed the Kovk take off to have a task in a restricted area and permit to all partecipants not to be too late after the flight, to get back at home.
Flying conditions check
We woke up in the morning with a blu sky and clearer air then the previous day. Some north east wind was predicted...but it seemed weaker then predictions. So when we arrived in the landing area for the meeting around 10:30 AM there were some interesting cu's in the sky....with cloudbases around 2500m ASL!! Great!
They were still moving a little bit from north to south, but after another call to the sitwind on Kovk take off I noticed a change in wind direction. It changed from south....so let's go!
All we had the impression of a great day was forming.... but it wasn't...
When we arrived on take off the air was so hot....and wind not enaugh strong yet.... some buzzards on the ridge had some problems to climb and started to help their circlings with some wing flaps....
Oh damn.....


Task 1 winner! :)
So we waited a little bit to observe some pgs starting. They climbed...ok...not so much... but enaugh... for sure was not outstanding, so I prepared a ridge task with two exits in the flat and good possibilities to come back.
Looking at the task board seemed a really boring task....passing two times up and down on the same waypoints between Nanos and Kovk.... but in the end it was not.
Everybody enjojed the 56 km (that seemed 150...trust me...) and in the end Iztok was the only one who completed the task. I arrived after him and Arturo Dal Mas two kilometers shorter.... but he passed me in the task result because I started with the second start gate.... but I'm happy anyway.
Atterraggi non mancano... ;)
So everybody rejoined at the landing and we were joking, drinking and unrigging the gliders. We went to Anja Pizzeria to download tracks and have a dinner.... all we were curious to see if was Iztok or Arturo to win the trophy.
It was in that moment that we recived the news of our friend's fatal accident in Malanotte Trophy....
Many pilots competing the Alpe Adria Cup were his friends so it was an hard moment.

I explained the situation to Iztok that understood the situation and after many discussions and memories I decided for a sober pricegiving. No parties obviously, but was correct to celebrate the moment, thinking to a pilot that is gone. 

The 2014 winner in Alpe Adria Cup is Iztok Jarc!
Second place for Arturo Dal Mas.
Third place for Alvise Biz

Thanks everybody for the partecipation, was great to have two days with many friends.
See you next. 
Podium: 3° Alvise Biz 1° Iztok Jarc 2° Arturo Dal Mas
Iztok Jarc and "Black pearl"


Task 2 results here: TASK 2
Task 2 tracks here: TASK 2 TRACKS

Overall results here: OVERALL RESULTS

LINKS:

FOTO/PICTURES:

121 QUALITY PHOTO TASK 1 (by Andrej Curk) 



VIDEO: A nice video edited by Iztok Jarc' son.

 Marcello point of view

EVENTO FACEBOOK: Alpe Adria Cup 2014 

martedì 10 giugno 2014

Riflessioni sul volo e coincidenze

Domenica sera tornavo a casa con dei sentimenti contrastanti dentro di me.
Avevamo appena terminato due giorni di gara dove ci sono stati solo sorrisi ed allegria, fatica e gratificazione.
C'era ancora una flebile luce in cielo che contrastava con il verde ormai tendente al nero delle vallette che attraversavo. L'aria fresca ed i suoi profumi si mischiavano fuori dall'abitacolo al rumore fastidioso del motore.
Ero felice e tristemente pensieroso al tempo stesso. Come avrete letto nel post precedente avevamo ricevuto una triste notizia proprio mentre eravamo al culmine positivo della giornata.
Abbiamo parlato come spesso accade in queste situazioni di ricordi, di aspetti tecnici degli incidenti, di cose belle e di cose brutte ed ovviamente qualcuno dentro di se si poneva delle domande.

Nel mio caso, devo dire di no. In vent'anni di volo inevitabilmente capita di vedere o di sapere di incidenti di conoscenti o amici piloti. Fa impressione la dinamica, ma noi che voliamo dobbiamo anche accettare eventuali conseguenze, facendo sempre ogni cosa sia possibile per evitarle. Ho visto persone che volavano con leggerezza andar fuori di testa quando si sono trovati di fronte all'incidente di un amico...era come se si fossero risvegliati da un sogno....come se avessero solo in quel momento realizzato quanto caro si debba a volte pagare il privilegio del volo.
Ma chi prende coscienza di quello che fa e sa che ciò fa parte di lui quanto lo sia il respirare l'aria, accetta anche le tragedie.... in fondo sappiamo che andarsene volando significa lasciare questa condizione di vita facendo ciò che più amiamo. Dura è per chi resta e magari non vola.... immagino non sia facile comprendere.
Io ho sempre pensato a quanto mi incazzerei se per esempio dovesse succedermi qualcosa per colpa di qualche maledetto sconosciuto mentre guido una scatoletta di latta su ruote di gomma.... in fondo, in vita mia, con tutti i km percorsi, già per quattro volte mi son visto la morte in faccia per colpa di pirati della strada.
E domenica è stata la quinta volta.

Stavo pensando alla giornata ed alle immagini a forte contrasto dei visi allegri e poi smarriti, poi di nuovo sorridenti....poi pensierosi.... le menti non avevano ancora realizzato l'accaduto ed erano influenzate dal precedente contesto che celebrava la vita e l'amicizia.
Tornavo a casa dopo aver salutato tutti che partivano per il rientro.
Ho iniziato a percorrere una curva a raggio molto largo in una valletta slovena. Strada a due corsie stretta. A sinistra le pendici della collina col bosco, a destra oltre il parapetto un torrente, poi subito un'altra parete che saliva.
Davanti, un bagliore che si è fatto più forte per poi di colpo ridursi d'intensità.
Il conducente aveva visto il cono di luce dei miei fari e come me aveva tolto gli abbaglianti prima di puntarceli addosso.
Dopo poco ci siamo visti a vicenda... saremo stati a cinquanta/cento metri l'uno dall'altro...
ed in quel momento un nuovo cono di luce è apparso dietro alla macchina che mi veniva incontro. Sono stati attimi.
Nel cono di luce ho visto solo la polvere e le foglie sollevate dalla prima auto che arrivava e la sua sagoma nera in contrasto col chiarore che la investiva da dietro, poi i fari da due sono diventati quattro ed in sbandata, un bastardo ad una velocità che non saprei definire, ha superato l'altra auto invadendo la mia corsia.... in curva cieca....
nessuna mia reazione in quel momento di tempo immobile... non potevo frenare ne andare a destra.... ho solo scartato di venti centimetri all'esterno mollando il piede dall'acceleratore.....avessi scartato di ventuno avrei preso il parapetto....

con un rombo di motore che denotava potenza ed uno stridio di gomme che segnalava il limite di tenuta sull'asfalto sporco, quel bastardo ha chiuso il raggio davanti alla macchina che sorpassava.... questa ha inchiodato e lui si è infilato nello spazio millimetrico prima di prendere me sul frontale....

Io avevo la mano puntata con forza sul clacson e la bocca che urlava improperi che non posso pubblicare.

...poi ho proseguito senza nemmeno avere la reazione post adrenalinica che di solito capita in queste situazioni.... avevo già dato quel giorno... mi è solo scappato un sorriso perchè è sembrato strano che quella cosa fosse successa  con tale tempismo....

Cosa c'è da imparare?
Nulla di certo, eccetto che ci sono delle grandi teste di cazzo con grosse macchine che dovrebbero invece andare in bicicletta....

...poi tutte le pseudo elucubrazioni filosofiche del caso ve le potete ben immaginare.

lunedì 9 giugno 2014

Un ricordo / In memory

La Alpe Adria Cup è stata disputata anche quest’anno e nei prossimi giorni ci sarà tempo per il resoconto, le foto ed i bei ricordi.
Ora voglio però salutare un nostro amico pilota che ci ha lasciato ieri, mentre gareggiava al trofeo Malanotte.
La notizia ci è arrivata come una doccia fredda mentre gioivamo in atterraggio per il buon esito della giornata ed ovviamente ha cambiato le prospettive di tutti.
Ciao Ugo, grazie per aver fatto tanto per il deltaplano, per avermi ospitato più volte, per averci divertito con il tuo umorismo e le tue reazioini burbere.
Cercheremo di portare avanti il tuo entusiasmo per il volo.
Un abbraccio a Marilena, Emanuela e Federica.

So the race is finished. The Alpe Adria Cup has a new howner and in the next days there will be time for the reports, the results and good memories. Now it’s time to say goodbye to a friend, a pilot that yesterday died in an accident during an other competition in Italy.
Ugo made a lot for hang gliding, hosted me and many pilots during the Zanchettin Trophy in a great way and was a funny man when he was joking or yelling to someone in its own way. Nobody will forget you.
See you for the next fly.

martedì 13 maggio 2014

Waiting The Alpe Adria Cup 2014



Mancano pochi giorni..... forse la meteo ce la farà spostare a nuova data....
...ma anche quest'anno la Alpe Adria Cup si farà!!!!

Per quest'edisione già pre registrati una ventina di piloti dall'italia, dalla slovenia e dall'austria.

Nuove pagine web dedicate per registrarsi e ricevere tutte le informazioni necessarie.
Mi raccomando, registrate la vostra mail nel sito dell'Alpe Adria Cup e rimarrete automaticamente aggiornati su ogni nuova cosa pubblicata.

Mi raccomando, se pensate di partecipare preregistratevi. Ne ho bisogno per avere un'idea del numero di partecipanti ed organizzare trasporti e generi di conforto.

Questo è il link:

ALPE ADRIA FLIGHTS CUP

AGGIORNAMENTO!!!

RINVIATA AL 7/8 GIUGNO


Few days left..... maybe the weather will be worste this week end and I'll postpone the race..... but who cares.... we'll do it, sooner or later!
The Alpe Adria Cup 2014 counts 20 preregistered pilots, yet.... from Italy, Slovenia and Austria.

Please, check the new dedicated websites for the event and register your email to be automatically updated in case of news.
If you think to partecipate, preregister in the form. I need it to plan the software and have an idea of potential number of pilots and to buy food for all.

Stay tuned! ;)

here's the link: ALPE ADRIA FLIGHTS CUP 

UPDATES!!! POSTPONED TO 7/8 JUNE