giovedì 14 novembre 2013

Alpe Adria Flights speedsleeves



Finalmente sono pronte le speedsleeve di Alpe Adria Flights!!!
Da tempo volevo farle ed era impossibile trovare qualcuno con la macchina da cucire professionale adatta a cucire neoprene e lycra... due materiali difficili già quando presi singolarmente.... se poi li abbini, fai tombola!

Non a caso la quasi totalità delle produzioni miste di questo tipo arriva dal far east e sono dedicate agli sport acquatici.... migliaia di capi da fare per grandi marchi.... migliaia di cinesi pseudoschiavizzati a cucire.... costi ridicoli....ricavi enormi... solita storia....
Ma un amico ha trovato in italia un posto che ancora cuce lycra e neoprene.... ed eccole quindi qui... le speedsleeve con grafica che ho disegnato io, basate sul modello Moyes ma con delle migliorie ed a costi finali decisamente inferiori....inoltre customizzabili dal pilota con il suo nome sul petto e\o logo club...etc.

Il logo sulle spalle e sugli avambracci è inoltre gommoso e aumenta tantissimo il controllo del deltaplano a terra quando si impugna il trapezio, evitando scivolamenti.

Inoltre ho delle ideuzze da sviluppare...... potrebbe venir fuori ancora qualcosa di interessante....

Per ora sappiate che per tener i costi bassi ne devo far cucire almeno 10 al colpo.... poi si attendono circa 3 settimane.... quindi, se interessati, valutate i tempi....perchè il primo gruppo di 10 è quasi completo e poi per le prossime ci si rivede ben oltre capodanno...

Comunque, caratteristiche:
- Lycra di alta qualità
- Neoprene idem, 1,5 mm
- possibilità di averla con cappuccio (costo extra)
- possibilità di aggiunta loghi grandi personalizzati (costo extra)
- colori disponibili al momento: bianca\nera e bianca\rossa\nera

Disponibili anche speedsleeve solo estive in full lycra.
Per info, scrivetemi pure.

Finally I've got it!!! :))))

The Alpe Adria Flights neoprene speedsleeve is ready to fly!

It was a long time searching to find one of the last places with the proper machine to sew such difficult materials like neoprene and lycra, but thanks to a friend, we've got it.
So they are fully made in italy but with an incredible competitive final cost.
And, they are customizable too with the name of the pilot, or the club or a little added logo....

As an extra, is possible to print a big logo or a write too... 

The logos you see on the arms and shoulder are a grip too. So the control of your glider on the ground will be safer, because the uprights will not slip.

You can have it with hood or not. Red\black\white or Black\white colors by now.
To contain prices, I need to order at least 10 in a round, and then 3 weeks to recive the items..... so now, if you are interested, consider that I'm near to complete the first 10 to order....
the next order will be for sure in 2014.... so... if u want to ask to Santa Claus a speedsleeve....be fast ;)

Send me an email, or a message on Facebook for any question.

Bye



P.S. it is available the only lycra model. Cheaper but good only for summer and hot skies....

martedì 22 ottobre 2013

Manutenzione straordinaria pedana Lijak - Mainteinence on Lijak ramp




Ciao a tutti,
come avrete notato a destra sullo schermo c'è un nuovo pulsante per far le donazioni.

Perchè?
Semplicemente perchè qui nel nostro territorio a volare in delta assiduamente siamo rimasti in pochi del nucleo storico.
La pedana del Lijak è stata costruita dai piloti triestini e qualche sloveno 25 anni fa... forse più, non ricordo.... ancora non volavo...
Nel 2006 io con Darko e Robi (un amico che ha perso la retta via....nel senso che non vola più) avevamo fatto un bel restyling alla pedana.
Rifacimento totale della copertura in legno, allungamento di 3 metri (portandola a 9 di piano inclinato), verniciatura con antisdrucciolo.
Fu una gran soddisfazione sia nell'utilizzarla negli anni successivi sia vederla apprezzata dai tanti deltaplanisti in visita.
Potete vedere qui: http://www.alpeadriaflights.net/news.html come fu ristrutturata nel 2006. Andate giù in fondo alla pagina...è una delle prime notizie delle vecchie news con data 27.11.2006 e successiva con lo slideshow dei lavori.

Beh.... avevamo recuperato legno di pino per la copertura.... la nostra previsione, vista la natura di quel legno, era che durasse 2\3 anni.... ed invece è ancora lì.

Ora però il legno stà cedendo.
Inoltre dei vandali bastardi l'hanno danneggiata volutamente..... Pensate che si sono fatti i falò con le panche e i tavoli ricavati da tronchi interi che avevamo sistemato nell'area di montaggio delta.....!!!
Qualche pirla ha inoltre ben pensato di salire sulla parte piana della pedana con la macchina..... vi lascio immaginare come hanno reagito le travi di 20 anni che stavano sotto....

Chiedo quindi un supporto volontario ai piloti per acquistare materiale nuovo e rimetterla in sesto a dovere. La federazione slovena non cura questo decollo. Da sempre l'abbiamo mantenuto noi....ultimamente a spese mie e di qualche amico. Se mai siete decollati da qui o pensate di venirci in futuro, aiutatemi a farvi trovare un posto splendido com'è stato fino ad oggi ed una pedana sicura per decollare.

Grazie in anticipo.
Buoni voli a tutti.

P.s. Condividete tra i piloti quanto più potete questo articolo.... mille donazioni di pochi spiccioli farebbero la differenza rispetto a poche donazioni più considerevoli dei soli amici più stretti.
Noi ovviamente ci metteremo del nostro ed integreremo con gli aiuti ricevuti.

As you can see on the right there's a new button to donate.
Why?
Because it's time to make another restyle of the lijak ramp. The famous ramp was made more then 25 years ago by the first group of HG pilots from Trieste, and some slovenian too.

It is well known around europe and many pilots come here to fly. The problem is that its maintainance is not under Slovenian Free Flight Association. They take care of many Take offs and landings, but not this one.

So in 2006 me and two friends, decided to renew it. Wood was rotten, and it was the time to make it bigger too. 
If you go here, that is the old "blog" I had on Alpe Adria Flights, at the bottom of the page, you can see the renew process in 2006.... we were really proud of it and was a gift from us to all the pilots.
http://www.alpeadriaflights.net/newseng.html

The wood we found for the double layer cover was pinetree....so not so durable, but cheap... the idea was to make the work better in the next 2 years... but the ramp lasted more.... it's 2013 and it is still there doing its work!

But its time now to plan some works on it again.... The first layer of wood is rotten again.... and many fucking vandals ruined it.... they burned the tables and chairs made with logs that we put in the rigging area.... some others recently went on the flat part of the ramp with their car (who know why? why there are so fucking stupid guys around?) destroyng one side.

Ok, so...in the end...
If you ever flew from this ramp.... if you'll fly from it... or simply because you wanna help the cause, I ask you to help me for the 2013\2014 restyle.

I always payed by myself to make all the works on it.... we don't have a club here and in the end really few cares and many more use.

With your free donation I hope to buy a very good wood cover, strong and long lasting and to maintain the site beautyfull and safe for take offs how it was since now.
We will use our money and as an integration, the money we'll recive from donations.

Thanks in advance
Davide

P.S. please share as much as you can with other pilots this post.

domenica 6 ottobre 2013

Volare in parapendio dopo 10 anni - To fly a paraglider after 10 years

Come già detto...io ed il mio delta ci riuniremo quanto prima.... ma un pò di tempo dovrà passare....

Risentire le mie ali attaccate al corpo attraverso quel link, quel zaheilu (cit. Avatar), che ti sorregge con forza ma al tempo stesso è sensoriale e fa diventare il deltaplano una tua estensione....

...me lo sogno la notte giuro...

Ho pensato così di sopire un pò il bisogno di volo con il parapendio che non toccavo da una decina d'anni....

....beh... ho iniziato a sognare ancora di più il mio litespeed :D

A parte gli scherzi....vi racconto un pò com'è stato rivolarci.
Tralascio il modello e la marca di vela per non influenzare nessuno... in ogni caso un DVH 1-2 decisamente buono e recente (2012).
Spero che magari qualche buon spunto dal racconto lo possano trarre sia piloti delta che para.

PREMESSA

L'ultima volta che avevo volato un para in aria attiva era....non mi ricordo bene l'anno.... comunque il para era un Sonic Perchè..... vela da competizione in quegli anni....
Qualche parapendista se lo ricorderà per la sua grande capacità di...beh...si... di innescare negativi :D

Vabbè...morale... di volare sotto quei sacchetti nervosi proprio non mi andava più....
Aver sempre la sensazione di carenza di pressione nell'ala proprio no.....
La mia idea è sempre stata "....il volo è uno, meglio volare meno ma bene..."
Che poi col tempo, il meno non è stato poi così tanto meno, almeno per me.
L'idea che avevo sviluppato nel volo para era: o mi annoio, o me la faccio sotto.... perciò...chi me lo fa fare?

Ho sempre pensato che il para sia un mezzo fantastico in determinate circostanze, così come sia inadatto in altre.... l'imagine che io ho del parapendio è legata al gooning, che sia di duna o di pendio, al relax in aria laminare a godere lentamente di piccoli particolari.....
....per tutto il resto...c'è il delta...

Vero è che negli ultimi anni ho visto uno sviluppo incredibile in termini di stabilità dei parapendii. Idem per le prestazioni nella fascia "tranquilla".... perciò un pò di curiosità a riprovarli l'avevo.... ma ovviamente, di fronte alla scelta di volare para o delta nelle varie occasioni che mi si son presentate, non ho avuto mai alcun dubbio su cosa scegliere.... delta ovviamente...
Ora, gioco forza, l'ho rivolato....

I RIVOLI

Al primo rivolo, mi ritrovo sul Kovk, una cresta di altipiano dove è normale avere vento bello teso in accelerazione venturi e dove la dinamica è forte a dir poco.....
Con il parapendio sono nella fascia bassa del suo range di peso e ne vedo altri più performanti piantati come lampadari controvento.....
già lì mi sale la tensione e penso a come sarei decollato in scioltezza e col sorriso col mio delta....

aspetto aspetto.... voglio avere condizioni tranquille per il primo volo....
alle 16:30 il vento cala con cicli sempre più lunghi....
ne prendo uno...gonfiaggio alla francese, controllo e via....nessun problema....

in aria passo qualche minuto in posizione scomoda finchè non regolo bene alcune cinghiette dell'imbrago e riesco ad entrare in maniera corretta nella seduta....

nel frattempo sono uscito controvento verso la valle, senza problemi, e la dinamica mi ha tirato su di un centinaio di metri...
Continuo ad uscire per stare in sicurezza mentre mi regolo ad hoc la selletta....tengo d'occhio il costone dietro di me e sono bello alto.... decido quindi di riattaccarmici per continuare il volo....ma sorpresa... avevo la mente regolata sull'efficienza del delta..... mentre mi riavvicino due discendenze mi fanno sprofondare e la meta non si decide ad arrivare mai.... bah.... meglio non rischiare.... se sprofondo così con vento quasi in coda, figuriamoci se devo rigirarmi e guadagnare l'atterraggio controvento.... così vado ad atterrare.... arrivo alto apprezzando la galleggiabilità di quest'ala lenta che controvento ti permette di sfruttare ogni minimo bip per guadagnare qualche metro o continuare senza perdere.... ho tutto il tempo di fare qualche prova per saggiare le risposte dell'ala quindi.....

Le prime due sensazioni forti provate sono legate a:
  1.  la posizione in volo ed il distacco dall'ala..... ovvero, quello che ho sempre provato in parapendio. Mi guardo in giro e mi sembra innaturale.... lasci i comandi e stai lì seduto come in seggiovia e mantieni traiettoria ed assetto.... è solo il tuo peso che incide.... potresti metterci un sacco di patate e farlo volare ugualmente dritto verso dove l'hai impostato.... passività.....
  2. idem in ingresso ascendenza.... le ascendenze non finiscono mai.... prese frontalmente, delle termiche che in delta attraverseresti in 5 secondi, diventano dei valori positivi per 15\20 secondi.... se son forti poi, e senti questa vela che cambia assetto e ti stà dietro la testa con l'impossibilità di picchiarla per aggredire l'aria e impostare una linea di rotazione con sufficiente velocità, ti fa sentire in balia.... ed effettivamente lo sei... nel senso che in quel momento è il progettista del parapendio che fa il lavoro per te... se il para non collassa per uno stallo è perchè principalmente è ben progettato, non perchè sei tu bravo a tenere la giusta incidenza in ogni momento
I VOLI SUCCESSIVI

Di voli ne ho fatti ancora un pò.... un bel pò di ore...
Rituffatomi in aria attiva ho risubito lo shock della vela che si agita sopra di te con le orribili sensazioni trasmesse alla stabilità della selletta.... Al primo approccio ad un certo punto ho detto...passatemi il termine.... "MAVAFFANCULOOOO..... MA CHI ME LO FA FAREEEEEE...." ed avevo cominciato a tirar dritto verso l'atterraggio....
poi a metà strada mi son girato con un pò di incazzatura in corpo e son ritornato nel rodeo, con l'idea di non dargliela vinta.... volevo comunque che il mio giudizio uscisse dopo averci fatto un pò la mano e non di primo acchitto.... sarebbe stato troppo superficiale.

Così...denti stretti...e non solo quelli.... ho continuato i voli in aria attiva..... tanto hanno detto che poi a tutto ci si abitua....
non voglio riproporre qui la mia risposta agli amici parapendisti.... ma la morale era che uno ci si può anche abituare a certe cose... farsele piacere poi, è un altra storia :D

Bene, in ogni caso ho preso solo una chiusura in termica stretta. Per starci dentro dovevo aggredirla come avrei fatto col delta... comando interno abbastanza affondato, peso del corpo all'interno e comando esterno pizzicato a seguire le "richieste" dell'ala....
il problema è stato un giro nella parte di sottovento della termica dove si attraversava uno windshare orizzontale di quasi 180°.... (ovvero la termica cambiava direzione di scarroccio passando dalla brezza di sudovest al nordovest in quota)
il para risente molto del vento in coda in virata... molto più del delta.... aldilà del modello che ho volato io, ho avuto conferma di ciò anche da tanti altri parapiloti....
nel momento in cui, facendo il 360° ti ritrovi con vento alle spalle, questo tende a raddrizzare la tua traiettoria facendoti andar via dritto....
col delta forzare e chiudere la virata è molto più facile...


beh...morale... in quella termica, ad un certo punto questa cerca di sputarmi fuori nel settore sottovento. Per tenerla devo forzare un pò il comando interno ed il peso del corpo e devo lasciar correre di più la semiala esterna (rendendola ovviamente più instabile).
Questa esce dalla termica e si prende la botta discendente e sbramm.... chiusura della semiala esterna circa del 40-45%....
Un istante.... assecondo la parte di vela rimasta aperta.... il peso del corpo era già impostato sul lato giusto per fortuna....  e mentre controllo quella semiala, con qualche colpo di freno agevolo la riapertura della parte destra.... pendolata controllata e via.... termica persa ed anche un bel pò di metri....
"fanculo....la prossima volta preferirò perder la termica piuttosto che una semiala!!!" :)

Brutta la sensazione della chiusura..... te l'immagini poi se ti capita che hai poca aria sotto di te.... per niente piacevole... per questo infatti mi vien spontaneo di volare molto prudente e conservativo finchè son basso o vicino al costone....

Comunque a parte questo, non ho avuto altri "fastidi". La vela si è comportata egregiamente pur non essendo tanto caricata anche in ascendenze forti sotto a cumuli belli scuri (da cui ho dovuto imparare ad allontanarmi dalla base con ampio anticipo rispetto al delta). Rimane la sensazione sgradevole di movimento e distacco dall'ala che si agita sopra di te e della seduta che di conseguenza ha movimenti elastici innaturali, però devo dire che effettivamente rispetto alle ultime vele che avevo volato, c'è stato un salto da gigante in tutti gli aspetti.

Di base quindi il mio parere rimane lo stesso di prima....
Ho volato in aria attiva ma non erano certo le ore centrali della giornata.... e penso che mai ci terrò a volarle...
Ho apprezzato tantissimo il miglioramento tecnologico sia in termini prestazionali che di sicurezza delle ali di nuova generazione.
Ho goduto tanto dei momenti di fine volo, la sera....fino quasi al buio a galleggiare e danzare sugli ultimi sbuffi di restituzione termica sul costone, passando lento a pochi metri dai cavalli al pascolo che nitrivano, o le mucche che scampanavano....
Non ci crederete ma questa è la cosa che più ho apprezzato nel rivolare in parapendio....

Il delta è sempre tanto veloce, ed il rumore dell'aria sul corpo e sul casco ti impediscono di percepire i suoni che provengono da terra.... abbiamo difficoltà a sentire il vario regolato al massimo a volte, figuriamoci il nitrire dei cavalli.... :D
In realtà, mi correggo.... se vuoi e ti metti a volare il delta lento lento (come in certe termiche fievoli), hai quasi una velocità da parapendio....
ma è ovvio che solo un cretino si metterebbe in questo assetto di volo a pochi metri dal costone per sentire i rumorini della natura!!! :D

In tutto ciò, ho potuto apprezzare almeno un aspetto della mia lesione al ginocchio..... come potete vedere in foto, il tutore è un perfetto portastrumenti per un parapendista!!!! :D

CONCLUSIONI

Volare in parapendio è facile.... di una facilità disarmante.... (non travisate le mie parole eh!!!! Non ho detto che non ci voglia preparazione......)
restar su ed evitare di bucare è talmente semplice che sinceramente non mi entusiasma....
nello spostarsi bisogna ricalibrare drasticamente i nostri settaggi mentali sulle prestazioni inferiori dell'ala, ma una volta fatto si può contare su altri pregi.
Con il delta l'intervento del pilota, con il suo corpo e la sua mente, sono costanti..... non deleghi nulla all'ala.... non puoi lasciare per un momento i comandi perchè senza di te il delta non vola... il contatto pilota\ala\aria è molto più diretto....

Nel parapendio ti disarma la capacità di galleggiamento.... cosa che già avevo notato volando in pari con dei buoni piloti su vele da competizione o di alto livello.
Sperimentato su un DHV 1-2, effettivamente ti lascia di stucco.... controvento sarai anche piantato, pedalina o non pedalina....(15-20 kmh SOG per me vuol dir esser piantati....)  però se tieni una buona linea e sfrutti magari quel poco di buono che incontri per delfinare, alla fine arrivi con ottime efficienze medie.... certo...pian pianino, ma arrivi.... se trovi una discendenza...sei a terra molto rapidamente... ma il bello è che puoi dire "CHISSENEFREGA!"
....atterri praticamente ovunque.... hai un controllo millimetrico anche negli ultimi momenti dell'atterraggio e sei lento... quindi... se non ci sono condizioni di sottovento con rotori che ti possono impensierire, ti senti libero di andare e provare....che tanto atterri lì... o forse lì.... anzi no...là.... ma aspetta un pò...vado avanti ancora un pò...tanto al massimo atterro lì..... e.................... bipbip biiip bip bip bip.....

toh... c'è una termica... non atterro... vado avanti... ci penseremo più avanti....

Tutto ciò dimostra quello che già immaginavo, e cioè che questo aspetto è un tale pregio di questo mezzo che ti permette di osare, di spingerti sempre un pò più in là mantenendo accettabili livelli di sicurezza.... ed ecco che nonostante le prestazioni migliorate, ma oggettivamente scarse, vengono fuori dei gran bei voli...

rimane il limite del controvento specie se oltre un certo limite... il che spiega la propensione nei grandi voli agli andata e ritorno piuttosto che ai triangoloni.

Quindi alla fine che dire.....

ogni pilota delta dovrebbe avere anche un parapendio... perchè certe volte in determinate condizioni, veramente un volo in delta è sprecato...mentre un volo in para, vista anche la comodità del singolo zainone, verrebbe apprezzato molto di più. E le condizioni stesse sarebbero più godibili (vedi sopra il discorso del nitrire dei cavalli).

e i piloti para? amici... non avete idea di cosa vi perdete..... ognuno di voi dovrebbe provare un delta.... anche un campetto ti dà già delle sensazioni uniche quando ti stacchi di qualche metro e senti cosa vuol dire "pilotare col corpo" . Certo... obiettivamente non è per tutti.... ci vogliono maggiori capacità fisiche, sensoriali e psicomotorie per volare in delta, proprio perchè essendo più radicale, mente e corpo del pilota devono fare tanto di più..... ma se non si prova, non lo si saprà mai.

e...mio amato Litespeed....
ti tradirò ancora un pò.... ma capirai... tornerò da te più carico che mai!!!!!


lunedì 9 settembre 2013

Alpe Adria Cup 2013

ENGLISH VERSION IN THE NEXT DAYS

Alla fine.... ce l'abbiamo fatta!!!!

Sono riuscito a far disputare quest'edizione 2013 della Alpe Adria Cup!!!

Tre rinvii a primavera....o forse più?!?!? Giuro che non ricordo.... in ogni caso, la primavera quest'anno non c'è stata...si sa....

abbiamo avuto solo un autunno con le giornate uggiose ma luminose fino a tardi...poi d'improvviso un'estate bollente.
Da allora fino ad oggi nel mondo del volo libero italiano abbiamo visto un decadimento strutturale per le ben note vicende "tipicamente italiane" che ci coinvolgono soffocando ogni iniziativa, ogni tentativo di sviluppo.... insomma...così è...
Igriza Flora in decollo Lijak (pedana)

Se parliamo di competizioni, ci siamo ritrovati dai campionati italiani del 2012 a Gemona (dove ogni pilota si è sentito una "star" valorizzata, dall'organizzazione, dalle istituzioni, dalle presenze di interessati, dal numero di collaboratori, dalla copertura multimediale e dal gran clima di festa che si è riusciti a creare) con una presenza di un centinaio di piloti, alla situazione dei campionati italiani 2013 con 20 iscritti, zero copertura, etc...

Insomma.... una sensazione di decadenza tangibile riportatami pure dai presenti....

Alla situazione critica del volo, si aggiunge anche il momento di oggettiva crisi, che vede i piloti in difficoltà negli spostamenti e nella partecipazione alle gare che diventano sempre più costose dando di ritorno sempre di meno.

In questo bel quadretto.... faccio l'ultima chiamata per il 2013 della Alpe Adria Cup..... la dicitura Spring Race esiste ancora per quest'anno.... per il prossimo, viste le bizzarrie del tempo e l'ormai impossibilità di aver stagioni sufficientemente regolari, si chiamerà semplicemente con il nome della coppa...appunto Alpe Adria Cup.... e sarò così più libero nella scelta del periodo.

Briefing
Sintetizzando....
comincio a preoccuparmi al momento delle chiamate....
all'ultima gara che avevo vissuto da spettatore quest'anno avevo avvertito un'aria parecchio pesante e poco entusiasmo negli occhi di tutti i presenti....di conseguenza...poco divertimento...

Questa sensazione l'ho rivissuta chiamando di persona vari piloti o messaggiando per avere un'idea approssimativa di quella che sarebbe stata l'affluenza.
Chi per motivi giustificati, chi no, di fatto la previsione non era rosea.....
ho posto tutte le condizioni più agevoli per far pesare meno possibile la trasferta ai piloti....eppure... "ma si...forse vengo sabato..."..."forse domenica..." "buh non so..." o peggio... "ci vediamo lì...." e poi...pacco :D

Insomma... due giorni di gara... organizzazione seria, previsione meteo che si è rivelata azzeccata (non a caso precedentemente avevo rinviato 3 volte....far muovere la gente a vuoto è una cosa che non sopporto...), tessera FAI non necessaria, dei gran bei trofei da portarsi a casa, picnic pre gara, trasporto e recupero inclusi.... tutto per 15 euro!!! Se uno non viene o ha grossi problemi...o c'è qualcosa che non va....

Strumenting
Morale.... sono una decina i piloti in gara il sabato ed altrettanti la domenica... anche se alcuni devono abbandonare il campo al secondo giorno ed i nuovi arrivi li rimpiazzano.....

Il futuro podio in briefing
Ma il clima è bellissimo!!! Allegria, risate, mangiate, bevute e voli come è stato prima e come sempre dovrebbe essere.

Che dire... volete anche che vi parli della gara? Beh.... tanto per gradire il primo giorno assegno una task di una novantina di km, in modo da far spaziare i piloti dal Lijak al Nanos e lasciarli apprezzare il comprensorio nella sua interezza.

Condizioni tecniche con coperture che a momenti fermano l'attività termica creando difficoltà e mettendo a terra vari piloti.
Alan Sattler conduce, e subito dietro il giovane Daniele Silvagni che ci ha sorpreso tutti per la sua capacità in volo.... vola da poco più di un anno e mezzo....
la mattina arriva e si chiacchiera... gli spiego un pò la zona e mi chiede chi siano i forti... gli indico subito Alan consigliandogli di stargli dietro... E' anche facile da riconoscere il suo Aeros verde...
oh...detto fatto...
Daniele in goal task1
il ragazzo gli è stato incollato dall'inizio alla fine... in alcuni casi anticipandolo.... ed alla fine quasi battendolo, visto che Alan aveva fatto un errore di navigazione sull'ultima boa....

Nel recuperare la rotta Alan non ha avuto modo di far termica, così ha dovuto far una planata unica dalla terzultima boa al goal....
Avevo impostato un cilindro di 1000 metri al goal... e lui, per prenderlo ha tirato dritto...senza una virata per atterrare... dritto nelle pannocchie!!!! Incredibile!!! Una soddisfazione anche per me che un pilota dia questo valore alla gara approcciando il finale con tanta tenacia!

Nel frattempo, sopra, Daniele arrivava con la quota perfetta e atterrava solo in goal!
Io appena arrivato col furgone lo vedo...cerco Alan con lo sguardo (non sapevo delle pannocchie)...non c'è...

e mi avvicino a lui applaudendo.... gli occhi lucidi di Daniele e l'abbraccio di ringraziamento per le emozioni che stava vivendo sono stati la materializzazione del perchè voglio fare ogni anno questa gara, con questa formula.....
Grazie a te ragazzo, sei bravissimo..... ma non montarti la testa eh!??!? la strada è lunga ;)
Spettatori sulle rocce :)

Terzo un ottimo Jose Verbic che per poter partecipare almeno ad una task dell'Alpe Adria Cup è venuto giù da Vienna per poi rientrare la sera.

Comunque, vi consiglio vivamente di scaricarvi le tracce e vedervi le task in 3d per farvi un'idea.... potete usare ad esempio SeeYou, scaricando la vesrione di prova da qui: PAGINA DOWNLOAD.

La seconda task ha invece visto l'arrivo dei revinesi.

Ho assegnato una task di 101 km caratterizzata da corse su e giù per i costoni con alcune boe trabocchetto da starci attenti. Viste le previsioni, mi aspettavo un rinforzo del vento da sud..... speravo quindi di far godere ai piloti una race con medie molto alte nella tipica dinamica forte della zona.... il vento invece ha tardato ad arrivare ed ha fatto diventare la task molto tecnica a tratti.
Alan fa un buon piazzamento ma non chiude. Chiude invece alla grande Arturo Dal Mas. Lo segue un agguerritissimo Andrea Theodoli che cade nella trappola che avevo preparato all'ultima boa (hihihihi) ed arriva corto di 500 metri... la somma dei vari fattori di punteggio gli consentono comunque di mantenere la seconda posizione.... più tardi, quando io scaricavo strumenti tra una Lasko e l'altra... lanciando urletti di gioia tra un wingover e l'altro, arriva Igriza, che chiude alla grande! Braff!

Tutti contenti, sazi, stanchi, saturi di Lasko, abbiamo passato due gran belle giornate....

Alla fine vince nuovamente la Alpe Adria Cup Alan Sattler!!
Secondo un sorprendente Daniele Silvagni.
Terzo Igriza Flora che vedo ogni volta più in crescita.


Ad Alan ed Arturo ho anche consegnato due trofei d'oro con le targhette che ho fatto fare per loro in quanto, dovendo il trofeo tornare in gioco nell'edizione successiva, è giusto che ai vincitori resti qualcosa che ricordi la loro vittoria.

Fossero così le gare avremmo a tutti gli eventi 50 o 100 piloti felici ed un mondo del volo in crescita.... sinceramente, visto il ritorno che si ha.... preferirei fossimo ultimi in classifica internazionale e senza campioni ma con tante persone che sanno essere buoni piloti e grandi amici in festa per celebrare il volo e la vita e non musoni che snobbano chi non ha un ranking fai decente...

Ed ora, classifiche e tracce:
TASK1
TASK2
OVERALL
TRACCE1
TRACCE2

Alla fine, non ho potuto volare e partecipare per salvaguardare il mio ginocchio che a breve andrò ad operare.... la cosa mi è mancata molto ovviamente.... ma il calore di tutti gli amici occorsi, di chi era in gara e di chi no, di chi come Alessandro si è sparato 500 km per esserci e di Paki che mi ha aiutato con i trasporti e svolazzando qua e la ha messo allegria a tutti...di Lupo che si è fatto rivedere per l'occasione, di Marzio che ha assaporato una gara per la prima volta....Enrico, Giuan, Andrea, Orazio, Darko, Samuel, Cristina.... grazie....
...e, alla prossima!

mercoledì 10 luglio 2013

Slovenian Open 2013 - Adriatic sea breeze task 1



Nemmeno farlo apposta.... il nome della gara richiama la brezza dell'adriatico che caratterizza la valle del Vipacco ed i suoi altipiani (Vipava valley)....e la brezza non c'è... anzi... ormai da 5 giorni spira una bora fastidiosa....
si, fastidiosa perchè è sufficientemente forte da romper le scatole a chi vola e non abbastanza forte da distendersi bene sul mare per la gioia di kiters e windsurfers....

Vabbè...la soluzione più semplice forse è cambiar nome alle gare.... la mia Spring Race non ha visto un briciolo di Spring.... la Sea breeze non ha visto tanta brezza.....
...forse hanno ragione in Carnia a far la "Festa del brutto tempo" per esorcizzarlo :)))

Comunque, ieri ero di passaggio sul Lijak per portare a due amici le sacce da XC HG Gears che mi avevano chiesto, e mi son visto il finale della task.

Strada facendo ho trovato un pò di deltaplani sparsi qua e là in pianura..... eh... con la bora sono da decollati dal Lijak...unica soluzione... ed a parte l'andar su e giù per il costone ci si può solo buttare in pianura verso il mare... ma le condizioni sono difficili...

Infatti la task prevedeva un su e giù sul costone, poi un'uscita difficile sulle colline oltre la valle...ritorno...altro su e giù, poi di nuovo fuori sulle colline e planata finale all'atterraggio....

Nonostante le basi belle alte (sui 2200) e le termiche scarrocciate in valle, comunque quell'andata e ritorno sono belle complicate.... tant'è che con pazienza solo in 3 hanno chiuso.
Il ..1° degli italiani... :)


Qualche pilota mi ha detto di essersi preso tante botte da stufarsi ed andare ad atterrare quando era basso sul lato est del Caven.... dico io... ma informarsi prima?
Articolo sul Lijak con la bora

Comunque qui i risultati:
http://hg.sffa.org/open2013/

Alan in goal
Ottimo Jarc con il suo "black pearl" che effettivamente gli ha fatto fare un salto qualitativo in questa stagione facendolo vincere una task davanti a Ciech alla winter race.
E grande Alan secondo con il suo datato Combat che non molla mai!

Oggi vedremo che succede... il tempo continua ad esser incerto con uno strato di nubi alte che entrano da NO....


Yesterday the first task of the slovenian open.
Adriatic sea breeze is the name of the race.... but this week is charachterized by the opposite wind... Bora and other north winds that are ruining all :(
Anyway, yesterday was flyable in the "big rotor" of the Lijak ridge. You can see how it works here: Lijack's effect

Some pilots did not read this article and arrived a little bit stressed at landing after some turbulence on the low east ridge ov Caven.

I arrived there just to see some friend faces and to deliver two XC bags HG Gears that they asked me.

Many gliders grounded in the flat when I arrived...
The task was, obviously, a ridge race with two out and return in the flat....

Difficult part... only three pilots closed it.
A very good Jarc with his "black pearl", a very good Alan Sattler with his old combat.... but Alan never gives up!!!
Here are the results:  http://hg.sffa.org/open2013/

Today...uncertain weather again.... let's see what happens... they sent the pilots from kovk start.

venerdì 5 luglio 2013

Si rivola (Episodio 2) \ Reflight (Episode 2)


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Già... avevo già scritto un post con questo titolo....

quello precedente si riferiva alla meteo inclemente che ci ha privato della primavera in questo 2013.

Ora invece ho rivolato, e dentro di me il timore per far quei passi che ti portano a staccarti dall'ombra era ben più forte del solito...
Infatti, il volo descritto nel post precedente (Sogno o son desto) è stato l'ultimo fino a quello di lunedì 1 luglio.
Il 24 maggio infatti, in una bellissima giornata di bora eravamo col gruppo di amici kiters a MJ (emmgei), come noi con affetto chiamiamo quel posto disgraziato che è Marina Julia..... Disgraziato per tanti aspetti, ma fantastico per il kite quando la bora si concede.

Beh.... a fine giornata dopo aver provato vari salti, varie vele, vari trick.... stavo provando la tavola nuova di un amico.... non mi sono adattato gli strap alla grossezza dei miei piedi, più larghi dei suoi... 1° errore
dopo essermi goduto la fluidità a maneggevolezza di questa tavola ed aver notato come poppasse bene sui salti, ho fatto l'ultimo bordo in bolina, con l'intenzione di fare l'ultimo mega jump ed uscire a restituirgli la tavola... 2° errore.... mai chiamare l'ultimo di qualcosa :D
carico il salto a bestia.... stacco al limite dell'acqua bassa.... vado su bene... da dio... sarà stata una 15° di metri perchè in senso contrario di bolina arrivava il Crive e la sua vela a 45° era appena più bassa di me...

primo problema... la tavola ipersensibile su un salto tanto spinto mi innesca una rotazione del corpo....(detta backroll).. nessun problema... penso... chiudo il backroll in volo e riatterro dritto... fatto tante volte...
ma quando sono con le spalle alla vela, nell'apice del salto, sento una raffica....che mi alza e sbilancia... altro imprevisto....cavoli... e lì scatta il mio errore...anche se solo per una frazione di secondo...

correggo la barra per riportare il kite allo zenith... ma la pizzico dalla parte sbagliata!!! il kite entra in finestra di potenza e parte in MEGA LOOP.... la trazione è fortissima, anche perchè non essendo un mega loop voluto non era trattenuto ed il kite ruotava lento aumentando la forza di trazione..... la vela che usavo inoltre tira da paura e non sarebbe l'ideale per megalooppare.... a differenza di quella che ho usato nel pomeriggio e che per far questi trick mi andava benissimo.... morale...quando finisco il backroll vedo la vela davanti a me, punta il suolo, ho una velocità orizzontale spropositata...e verticale pure... e sono ancora ad almeno 7 metri.... unica soluzione...tirare a bestia la barra per chiudere il loop e portare la vela sopra la testa e cercar di sfilare sotto.... funziona ma sono in ritardo....vedo che non arriverò ad annullare la velocità verticale a favore di quella orizzontale... inoltre....il megaloop mi ha portato sottovento in acqua bassa... una 30ina di centimetri....
Morale alto subito dopo il crash :)
devo usare le gambe per ammortizzare... non posso rischiare di rompere bacino o schiena... le punto... tengo fino al limite e nello schiacciamento sento CRACCCCKKKKKKK!!!!

ho pensato...ecco qua...frattura esposta?...
nessun dolore... il Crive che ha visto tutto mi arriva in soccorso e mi fa "madoooonnaaaa...che bottooooo....!!!" ed io..."eh si Gianfranco...ma ho rotto qualcosa...."
la vela era perfettamente in volo sopra la testa.... cavoli... un pò più di margine e mi salvavo....
tutto questo per dire cosa? che alla fine... mi sono rotto due legamenti del ginocchio destro... il crociato anteriore ed il collaterale interno....
Cos'è un jump con mega loop e backroll? Eccolo qua....eseguito tra tanti altri megaloop da Lenten in questo video al secondo 30....bello no?: 

Poco dolore e gonfiore per mia fortuna.... le diagnosi di vari specialisti erano pessime....
dovevo star fermo con un tutore e gamba bloccata 40 giorni almeno, poi riabilitazioni, poi operazioni....insomma....mesi di inattività....
io ovviamente accetto l'incidente come fatto ed eventualità che può capitare quando si ha uno stile di vita attiva come la mia ….anche se è la prima volta che mi infortunio seriamente...



altra cosa è accettare che ti dicano di star fermo quando sai che è controproducente per te stesso...
ok usare cautela e dar tempo al tempo... ma io dopo 4 giorni avevo buttato la stampella perchè mi rallentava troppo e ascoltando le sensazioni del fisico sentivo che la mobilità e la riattivazione muscolare mi facevano bene a differenza dell'immobilità.

ho scelto una voce controcorrente nel panorama dei medici che mi volevano immobile.... grazie alla dritta di un mio caro amico pilota
l'approccio attivo di questa persona che collabora con un chirurgo specialista nel settore ha riattivato il mio fisico ed incredibilmente questi ha rigenerato a tempo di record uno dei due legamenti.... due settimane contro i 40 gg previsti.... morale... aiutato dal mal tempo ho sopportato il periodo di lavoro e riabilitazione vedendo di giorno in giorno miglioramenti macroscopici...

...certo, il crociato anteriore dovrò operarlo in autunno e devo metter in conto mesi di recupero....ma saranno invernali...

ed ora, tutto questo preambolo per dire che il 1° luglio ho reimbracciato il delta...al Lijak....
con due cari amici a volare con me.... il volo è stato bellissimo e pieno di emozioni... ma a rivedere il decollo...direi che tutto si esplica nel grido liberatorio :)))
 
Grandi Igriza e Marzio nel loro volo. 
Bellissimo ritrovarsi in atterraggio con Matjaz Iggy ed altri a fine giornata!!
 
Grazie amici! Sono tornato.... dovrò usar prudenza, ma la stagione non è finita!!!!
E chi l'avrebbe mai detto?!?! 



So I already used a title like this.... but the first time was because of a long stop of flying due to the bad weather that this year stole our spring.

This time is instead because on 24th may, at the end of a fantastic kite session day, I had a bad accident.
I was testing a friend board...a fantastic board...fast, soft and powerfull for jumps.... I decided for the last big jump before change to my board (never say "that's the last one....")...
I charged it a lot, and when I left off I went very high... around 15m.... I made many jumps like that...that was not a problem... but the sensibility of the board gave to my body a clockwise rotation....(backroll)...
not a problem...I just decided to close it and land after a 360°....
but when I was 180°, a strong gust hitted the wing... and I made an error...just for a second... but enaugh...
I made a correction on the kite bar to set the wing back on the zenith... but I pushed the wrong side....

So...the wing went in the power zone starting a kite MEGALOOP!!! The traction increased drastically and when I ended the backroll I was still at7\8 m high, with the wing in front of me pointing the ground and with an eccess of vertical and horizontal speed!!!!
DAMN!!!
So the only thing to do was to push hard the bar to close the megaloop of the kite and to transform the vertical speed in horizontal to land fast under the wing....

But I was a little bit late... I arrived to the touchdown very fast, and in an area with low water... (30 cm or something more).
The only choice was to use the board and legs to absorbe most of the impact instead of other more important body parts....
I touched hard... and I heard a big CRACKKK on the knee when I finished its flex extension..

In the first video you can see what is a kite megaloop made by Ruben Lenten.
 

Luckily no pain... but I broke two ligaments...

Many doctors told me that all the summer was gone for me.... and part of the winter too to recover after the operation.
I accept the idea of an accident, considering the active life that I have... but if I feel good, I don't accept to stay passive...
So, I felt that moving my muscles was better then to lock them for 40 days to recover one of the ligaments and I found a specialized therapist  with the same approach... so I started to work with him....

Thanks to mother nature my body answered in a great way, and reconstructed one of the two ligaments in 2 weeks instead of 40 days...and...surprise... I'm able to walk, run...and fly!!!! :)))

Yes...I must be carefull till the time of the operation (in autumn) to repair the main ligament... but the season is not finished as predicted...and the yell after my take off means a lot for me!!

I was so happy!! with my friends in the air, my wings.... Igriza, Marzio, Matjaz and Iggy at the landing to enjoy the end of the day!!!

Was great. Thanks my friends.
I'm back!!! :)

domenica 19 maggio 2013

Sogno o son desto?

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Guardo fuori dalla finestra..... è tutto grigio... it terreno è fradicio e ci sono alcune pozze d'acqua....

ora le gocce di pioggia cominciano a segnare il vetro.....

fino a ieri la mia idea era di scrivere un post che parlasse un pò della primavera che non abbiamo vissuto... della pioggia persistente ....facendo raffronti con i miei post degli anni passati...e bla bla bla

...ma.. ieri?
cavoli... mi par proprio che ieri sia stato un sogno!

Ora, con negli occhi ancora la meraviglia di colori, profumi e prospettive vissute, preferisco parlarvi di questo... il grigio lasciamolo fuori dalla finestra....


Reduci da giornate di pioggia e scirocco, che per fortuna ci hanno regalato momenti epici con il kitesurf, ieri si prospettava una giornata buona per volare....
I dubbi li avevo perchè di acqua ne era venuta giù veramente tanta...
Avevo inoltre un leggerissimo giramento dei cosidetti perchè per l'ennesima volta avevo dovuto rimandare la Spring Race essendo prevista buona solo il sabato.... giornata in cui tanti non sarebbero potuti venire... altri non avrebbero fatto chilometri per solo un giorno volabile.... più che comprensibile, visti i tempi che corrono....

Mi sono quindi svegliato al mattino presto con l'atmosfera satura di umidità.... cumuli sul mare già alle 8... ahi ahi...
faccio una panoramica sulla mia pagina webcams alpe adria e vedo che ovunque sui monti si stà accumulando vapore... Gemona che era la mia prima destinazione per raggiungere Suan e farci un volo assieme, è tutta chiusa.... però..... però....
però il sud era ancora abbastanza forte... a Gemona sul Chiampon i cumuli originavano addirittura una lanticolare.....e, se l'inversione prospettata dai radiosondaggi attorno ai 1600 si fosse rivelata abbastanza tenace, forse ne sarebbe venuta fuori una bella sorpresa...

Quando è così ed il sole è abbastanza forte da asciugare in fretta il terreno, succede che il vento forte spinge a nord gli eventuali sovrasviluppi, liberando per prima la pedemontana.
Lijak @ 11 AM

Chiamo Suan e gli dico che rimango sul Lijak... lui prende la palla al balzo e vista la situazione di Gemona, mi raggiunge con Manuel e Lorenzo. Nicola arriva da Maniago.

Non c'è alcuna fretta... alcuni cumuli sembrano sovrasvilupparsi..... ma vedo che la tendenza è al miglioramento... così dopo un aperitivo saliamo....
In pedana arrivano Matjaz ed Alan. Mat non stà tanto bene oggi e non vola...ma fa foto fantastiche come quella che vedete in testata. Alan che non vola da tanto, arriva per ultimo e decolla per primo saltandoci davanti con una voglia di aria ben percepibile :)

Mentre montiamo il vento è forte... le nubi corrono... le basi si alzano ed abbassano a seconda della saturazione della massa d'aria che passa... ed alcuni para che arrivano avanzando con difficoltà ne fanno le spese... uno di loro viene "ciucciato" in base.... lui è fermo come un lampadario con le grandi orecchie... appare e scompare perchè è la nube che si muove, non lui... alla fine lo vediamo fare una spirale per scappare dalla base... ero convinto andasse su qualche albero, ma, non so come ne è uscito.....

Il resto del nostro volo ve lo racconto per immagini....
La giornata è diventata cristallina, piena di cumuli, forte... il verde a terra era intenso...quasi fluo...
Adoro questi momenti. Sono una gioia per gli occhi e l'anima!

Volare con i propri amici poi, ed aiutare Nic a fare per la prima volta il cross dal Lijak al Nanos è sia una grande gioia per l'aiuto offerto, sia per il fatto che si è costretti ad un ritmo lento... e questo permette di godere di molte più termiche, più basi, più cumuli, più prospettive e più tempo per godersele invece di correre per tenere una media alta.

Ed infine, sono proprio contento di aver rinviato la Spring Race.... non mi sarei goduto la giornata così...

le gare migliori si fanno nelle giornate mediocri ....per me... ;)


Questo il link ad una selezione di foto scattate ieri


So... looking outside of my window now... rain on the glass, grey light...

but yesterday... was a dream?

I predicted a nice flying day between many grey ones....
but  it rained a lot in the past days with really strong SE wind... ok, was great to have some epic moments with the kitesurf.... but so much water on the ground mined the flying conditions...

I woke up early and the sky was full of towers...and it was 9 AM!!!!
damn.... looking around on the webcams of my alpe adria page  the situation was not nice on the mountains.

Gemona, my first target, were I should have met Suan to fly with, was overcasted by big Cu's!!! but... behind on chiampon there was a lenticular.....!!!!
So S wind was still strong... and so maybe, if the predicted inversion was strong enaugh, maybe in the first afternoon, on Lijak it could have been really nice.
So Suan and two friends arrived on Lijak. Nicola arrived from Maniago too....

We waited a bit eating something and then we reached the ramp.
Matjaz arrived with Alan. Mat didn't flew in the end, but he made some great pictures from the ground. You can see one of me in the head of the post.

Then we flew....
No great kms.... was not the target! We (me and Suan) helped our friends to make their first cross to Nanos and back, and so we enjoyed a marvellous sky!!! Great colors, clear air, clear green on the ground, the sea on south and cu roads to the north....
a pleasure day between the grey!
let the pictures speak ;)

ah yes... I was a little bit anger because with only one flyable day I was obliged to postpone again my Spring Race....

But in the end... I was really happy to free fly.
It would have been impossible for me to enjoy so much this great day if I was beleaguered by race and its organization :)

...for me... the best for races are ordinary days :)

Here you can see a selection of yesterday pictures:
Pics on FB 

lunedì 22 aprile 2013

Si rivola...e si rifilma




Solo un post veoce veloce....

La scorsa settimana si è "rubato" un volo partendo tardi dal San Simeone.
é stato il primo volo del 2013 nell'area di Gemona, per tastar un pò le condizioni e vedere se i grifoni erano attivi.
Beh.... ne è venuto fuori un volo godurioso. Le cime innevate e la temperatura mite oltre i 2000 metri erano uno spettacolo!!!
Anche vedere una slavina\frana staccarsi sotto di me sui Musi, mentre termicavo, è stata un'emozione mai provata prima.....
...cavoli... non era grandissima... ma il fragore si sentiva bene....

l'ho filmata con la gopro che avevo al polso.... ma purtroppo... sappiamo tutti che quella telecamera non è adatta a filmare dettagli su campi lunghi :(

Quindi nei giorni del ponte del 25 aprile approfitteremo per continuare i lavori al documentario "Sulla rotta dei grifoni" a cui vi rimando da questo link:
LA STAGIONE RIPARTE
Just a quick post....

Last week I went to Gemona to "taste" the air and to see if the griffons were active.
We (Me and Igriza) started late. But in the end the flight was a pleasure!!!
Full of griffons flying in any direction. Generous thermals and nice cu's.
The air was not cold even @ 2000m ASL and the peaks were all white of snow.
I was so happy to be there again! I really love those places.
For the first time in my life, I saw an avalache falling with a lot of rocks from the top of the Musi!!!
Wow!!! I was thermalling over it and the sound arrived to my ears like an explosion.....

I filmed it with my gopro but unfortunately the wide angle of that camera is not good to record things that are far from you... :(

So... the air is good.... the griffons are active.... it's time to go ahead with my project!!!
Here you can read my latest post in "Follow the griffin":
THE SEASON IS ON AGAIN