lunedì 1 aprile 2013

Flymaster NAV

Sorry my international friends... this article is too long to be translated in english too...
I hope Google translator will work fine for you.


L'inverno non vuol darla vinta quest'anno... dopo averci illuso con alcune belle giornate tiepide anche a quote alte, la primavera se n'è riandata. Gelate, galaverna, neve, temperature polari.... decisamente non ci siamo....

Vabbè, approfitto di questo momento di forzata meditazione volatoria per preparare alcuni voli, per sistemare dei video, fare il punto del documentario sui grifoni (Sulla rotta dei grifoni) per vedere quanto materiale si è accumulato e quanto ancora ne serve.

Ed approfitto anche per scrivere un articolo sullo strumento della Flymaster che uso da alcuni mesi.

Grazie ad Infinity Fly ed alla Flymaster che con i loro materiali mi supportano nella difficile realizzazione del documentario, ho avuto modo di usare il NAV in varie situazioni.... dal puro vario nei voli locali alla ricerca dei grifoni, ai voli di cross pianificati a qualche gara.

Premessa....
io sono sempre stato uno smanettone tecnologico e nel mondo delta penso di esser stato il primo nel 2007, o addirittura 2006, a presentarmi in volo con un palmare PalmVx con installato sopra  Soaring Pilot (di seguito SP). Cos'è?
SP è un programma libero e gratuito molto efficiente, sviluppato da aliantisti e poi diffusosi anche nel mondo del volo libero. In quel programma avevo di tutto e di più...tutto ciò che ora sembra normale in uno strumento da volo libero di alto livello. Il problema era che non c'era integrazione con un variometro, quindi portarselo in volo su un trespolo che mi ero costruito per il delta non era il massimo dell'efficienza e la durata delle batterie dei palm lasciava a desiderare...specie con il freddo.

Perchè vi dico questo? Perchè è da programmi come SP che si sono sviluppati gli strumenti di ultima concezione.
Ricordo infatti che in multiplayer con Condor Soaring, il miglior simulatore di volo in aliante in circolazione, mi confrontavo con alcuni sviluppatori di Cpilot (programma italiano derivato pari pari da SP e che poi ha dato origine ad una nota azienda di strumentazione di volo veneta).

La Flymaster è partita subito applicando questo concetto ai suoi strumenti e poi vi spiego il perchè....

HARDWARE

Partiamo dalla struttura del NAV (comune agli altri della serie Flymaster)...
leggero.... è la prima cosa che uno nota quando lo impugna. Gusci satinato antiscivolo e di dimensione perfetta per esser tenuto in una mano saldamente anche con i guanti.
Lo spessore è molto ridotto.
La dimensione globale non è nè troppo grande nè troppo piccola. Ideale per un deltaplanista sia per praticità, sia per ridotta resistenza all'aria e facilità di integrazione in qualsiasi pod.


Tutte le funzioni sono regolate da 4 tasti.... si... solo 4...quindi semplicità ....non devi diventar matto come con gli strumenti Brauniger o Flytec o Digifly, dove bisogna fare pratica e pratica per ricordarsi le funzioni primarie e secondarie di ogni tasto.
Tre dei quattro tasti possono avere la funzione che io decido di dargli, in base alle mie preferenze ed all'uso che ne faccio in volo.
Il display a cristalli liquidi dello strumento è ben leggibile in ogni condizione e con ogni tipo di lente di occhiale.
Sarebbe bello fosse un pò più grande, ma già così va bene considerando la mole di dati che riesce a contenere.
Quello che manca per i deltaplanisti è una predisposizione di fissaggio a vite. Inizilmente la Flymaster offriva un supporto sul modello di quelli per para. Tessuto elasticizzato avvolgente ed un attacco a velcro per barra o montante.
Decisamente ridicolo per la destinazione d'uso di uno strumento così.... può andar bene per uno strumento basico su un delta basico, ma non certo per un delta avanzato e per un volo avanzato.

Doveva esser quindi realizzata una pod per delta ma ancora non si è visto nulla.
Io ho dovuto quindi inventarmi una soluzione.
Mi sono costruito un'asta di supporto in ergal, superleggera, con cavetto si sicurezza e fissaggio sullo strumento con power velcro. La vedete in foto.
Se servono indicazioni su come farla chiedete, oppure potete chiedermi direttamente di farvi un supporto.

Aerodinamicanete il tutto risulta molto pulito grazie anche alla forma affilata dello strumento stesso.


VARIO

Il vario dei Flymaster è una figata... si può dire?
La sensibilità è ottima come ci si aspetterebbe da uno strumento di alto livello come questo.
Ovviamente questa si può regolare ed è possibile anche variare l'acustica e le frequenze dei vari valori.
Il volume massimo è sufficientemente alto per noi deltaplanisti, anche se in certe situazioni, nonostante il cicalino sia frontale, si stenta a sentirlo (in parapendio il volume massimo è addirittura eccessivo).
Ma questo succede praticamente con ogni strumento.
Ritengo che l'unico modo di ovviare a questo problema sia l'uscita per l'auricolare, come sugli strumenti Digifly.

Un grande plus valore del vario Flymaster è il buzzer. Questo suono che sentito a terra risulta sgradevolissimo, in aria invece è un piacere!
Quando sentirai il buzzer? Sostanzialmente lo si imposta in modo tale che suoni quando il nostro tasso di caduta è prossimo allo zero ma superiore al minimo tasso di caduta della nostra ala.... diciamo per esempio da -0,5 m\s a 0

A che serve? A segnalarvi che siete in aria ascendente anche se il vario non suona positivo.
Diciamo che è una conferma sonora di ciò che i vostri sensi percepiscono.
Se ad esempio la vostra ala al minimo tasso di caduta perde -0,8 m\s, e l'istantaneo vi dà -0,4m\s, significa che siete in aria ascendente che sale a +0,4 m\s!!
Senza il buzzer avvertireste la senzasione sull'ala e sul corpo e magari comincereste a "grattare" cercando un valore più alto attorno e distraendovi spesso per guardare il valore che indica il vario.
Con il buzzer, che è modulato man mano che ci si avvicina allo zero, basta concentrarsi sul pilotaggio fine ed ascoltarlo.
Questo concetto è di derivazione aliantistica.
Utile!!!
Provare per credere!!!


SOFTWARE

Se l'hardware è essenziale, non si può dire altrettanto del software.

I dati a cui attingere nello strumento per chi non ci è abituato sono addirittura eccessivi.
Dico attingere perchè il bello di uno strumento di nuova concezione come questo, è che è totalmente personalizzabile dall'utente.

In soldoni, funziona così:
con un programmino fornito dalla Flymaster, il Flymaster Designer, ci si crea le schermate sul pc.
Anche chi non possiede ancora lo strumento può scaricarsi il programma e vedere come funziona e quali sono le possibilità.
Se ne possono creare 15 di schermate come più ci aggrada e poi, con il NAV collegato via usb, basta premere il tasto F5 del pc e tutto viene immediatamente trasferito allo strumento.

Creare una schermata è elementare.
Al centro si ha lo spazio vuoto che riproduce il display del NAV, a sinistra le miniature delle 15 pagine
disponibili, a destra i campi dati a cui attingere.
Posso scegliere tra campi numerici per poi far richiamare loro una funzione desiderata, che sia l'ora, la quota, l'efficienza istantanea, la SOG, la quota di arrivo a meta.... insomma... potete assegnarle una delle 62 voci a disposizione!!!!
Avete capito bene.... 62! ma, ad onor del vero alcune, pochissime, non vi serviranno in volo libero, perchè riguardano la gestione motore per trikes e paramotori. ;)
Una volta scelta la voce con il mouse basta semplicemente prendere a destra il modulo voluto e posizionarlo a piacimento nello spazio del display ingrandendolo e rimpicciolendolo come più  aggrada, scegliendo se voglio la grandezza del carattere, la disposizione, l'unità di misura, il bordo ed il titolo... e come ultima cosa, posso dirgli di ripresentarsi uguale anche in altre schermate spuntandole da un elenco.
Questo per non dover ogni volta, in ogni schermata, ripetere questa procedura per lo stesso modulo.

Navigazione generica

Altre icone di moduli dati sulla destra sono:
  • tre diversi indicatori analogici a scala (ad es. per il vario, la velocità, etc)
  •  indicatore di navigazione (cerchio con bussola, frecce che indicano la direzione verso i sucessivi waypoint, punto termica e direzione vento)
  • campo mappa (visualizzazione traccia in volo con differenziazione fase ascendente o discendente, spazi aerei, cilindri task)
  • icona volume
  • icona carica batteria
  • icona campo gprs
  • icona gps
  • freccia con direzione ed intensità vento calcolato
  • campo grafici
  • campo stile tachimetro per visualizzare "analogicamente" alcuni valori (ad es. velocità, temp, vario...etc)
Vi sembra abbastanza?

Non ancora?
Allora aggiungo che una bella cosa è che una volta che si è studiato ben bene come sistemarsi ciò di cui si necessita nelle varie fasi di volo, ed averlo ripartito in schermate che si può usare appunto in quelle fasi di volo, basta che assegni loro la funzione preposta e questa automaticamente verrà richiamata, senza bisogno che il pilota prema tasti funzione per passare da una schermata all'altra.

Schermata termica generica
Vi faccio un esempio:

mi faccio una schermata per quando entro in termica. Dopo qualche secondo di valori positivi la schermata si attiva e visualizzo i dati che mi ero impostato.... mi interesserà ad esempio avere un bel vario con idicazione grafica sufficientemente grande da esser vista a colpo d'occhio. Idem per i valori di salita istantanei, medi e di picco, poi bussola e direzione vento. E sopra, in versione numerica, metto alcuni valori che mi servono nella eventuale conclusione di un percorso che stò facendo....gara o cross che sia, più classici valori di quota, velocità etc.
Tipo, distanza al prossimo punto, quota di arrivo, distanza al goal...etc...
ovviamente se si è in volo libero tutto ciò non serve e si guarda solo l'essenziale....

Bene, fatto questa che sarà una pagina generica di termica, potrò personalizzarmene una per quando entro in termica ma sono in gara ed in attesa dello start.
Schermata di termica in pre start

Questo perchè nelle fasi di start avrò bisogno di visualizzare chiaramente dei dati che poi non saranno più necessari nel proseguo del volo.
Ad esempio metto il TTG (Time To Go) bello grande, così so sempre quanto manca allo start.
Ed aggiungo in evidenza la distanza dal bordo cilindro start (entrata od uscita che sia). La velocità da mantenere per arrivare giusto allo start e la mappa per vedere graficamente come mi muovo nel cilindro e vederne la linea di confine.
Lo zoom della mappa è automatico e si ingrandisce man mano che ci si avvicina al bordo del cilindro.
Ovvimanente non vi annoio spiegandovi ogni campo da me impostato per preferenza.... vi dò giusto qualche indicazione per spiegare lo strumento.


Ecco, detto come funziona il procedimento, sappiate che le schermate automatiche impostabili sono:
  • Allerta spazi aerei
  • Termica
  • Transizione (ovvero la schermata base che si vedrà più spesso)
  • Pre Start in termica
  • Pre start in transizione
  • Arrivo in boa
Una volta che un pilota si è costruito le sue schermate queste in volo appariranno da sole senza bisogno di premere dei tasti per passare da una all'altra a seconda della situazione di volo che stiamo vivendo.

Arrivo in boa
Se saremo in gara e quindi avremo impostato una task, si attiveranno quelle di pre start in termica e pre start in transizione. Così come sarà attiva la schermata dell'arrivo in boa.

Se sarete in cross su punti pre impostati, allora avrete attiva la pagina dell'arrivo in boa, che si attiverà per segnalarvi il vostro avvicinamento al punto di aggiramento.
Io in questa pagina dò molta rilevanza al campo "mappa" per vedere graficamente come mi avvicino al cilindro, al suo punto di tangenza e decidere in caso se validarlo al limite o no, in base al punto successivo da raggiungere.



Potrei andar avanti ore a scrivere tutte le cose che si possono fare, aggiungere, impostare e visualizzare in varie situazioni..... ma in fondo, l'importante è darvi una panoramica.
Essendo uno strumento di alto livello, si presume che anche il pilota che lo userà saprà che dati usare e come leggerli in volo.
Vero è che la possibilità di inserire nelle schermate ciò che si vuole, permette anche ad un pilota in crescita di evolversi ampliando man mano le funzioni che andrà ad inserire nello strumento.

La stessa tecnica la consiglio in ogni caso a chiunque, per iniziare.
Inutile mettere subito tonnellate di dati che poi in volo saranno più una distrazione da cercare che informazioni veloci da prendere... meglio mettere prima i mattoni base e poi man mano aggiungere altre voci.

Il menù è semplicissimo da usare.... per capirci, chiunque riesca a scrivere un SMS con un cellulare, non avrà di certo problemi a navigare nel menù di un Flymaster.

MANCANZE

Come già accennato, la pod profilata è una cosa che manca, ma sembra che a breve venga rilasciata.

La più grande carenza dei Flymaster è il dato di velocità all'aria.
Pod con pitot (anteprima  Flymaster)
Manca infatti di sonda anemometrica o tubo di pitot. Fin dall'inizio lo sviluppo è stato previsto, come modulo esterno collegato in wi-fi.... lo si vede infatti come opzione attivabile nel menù.
Questo perchè il primo target di mercato della Flymaster è stato il mondo del parapendio.... e come sappiamo il parapendio non sente come gli altri mezzi volanti, una grande necessità di dati di velocità all'aria.
Non ha praticamente restituzione cinetica, è lentissimo ed il suo sistema di pilotaggio con freni e pedalina, dà al pilota una grossa indicazione "fisica" del punto della polare in cui l'ala si trova.... quindi è comprensibile non senta la necessità di visualizzare la velocità all'aria.

In ogni caso, la sonda pitot dovrebbe essere quasi pronta. Doveva essere rilasciata a settembre, ma probabilmente richiede ancora ottimizzazioni. Spero di potervi dire quanto funziona bene al più presto.

COSA VORREI

giusto per riassumere i punti che possono essere ancora migliorati.....

  1. un display più grande che sfrutti meglio l'area occupata dallo strumento. Quello in dotazione è già abbastanza grande, ma vedere quei 3 centimetri di guscio in larghezza non usati, è un peccato
  2. un cicalino con ancora un pò più di potenza al volume massimo, oppure una presa per un'auricolare
  3. pod e sonda anemometrica (ma quella sembra sia questione di pochissimo)
  4. un ingresso NMEAA per poter usare lo strumento con simulatori di volo come Condor Soaring e far tutte le prove del caso in virtuale, abituandosi alla lettura dei campi in tranquillità e sicurezza... poi in volo si ha solo giovamento
 CONCLUSIONI

Secondo me al momento, il NAV è il miglior strumento per rapporto prezzo\qualità sul mercato.
Più evoluti dei Flymaster sono i Cpilot Pro, o quantomeno hanno dei plus valore nel display touch screen ed a colori, alcune funzioni XC in più, ed il sensore aria già pronto e disponibile.
I Cpilot hanno però un costo esoso e sopratutto sono dei mattoni inguardabili...andranno bene per un parapendista che li nasconde in un cockpit.... ma non chiedete loro di esser aerodinamici se li mettete su una barra delta.
E' un'assurdità inoltre pensare di spendere 1200 e passa euro se si vuole avere la C-probe (sonda anemometrica) assieme allo strumento....400 euro di sola C-probe... quando una ventolina anemometrica da 20 euro collegata basterebbe ed avanzerebbe.... 


I Brauniger e Flytec sono dei classici. Buoni, fanno tutto ma non sono tanto personalizzabili ed hanno dei limiti.....insomma.... sorpassati e secondo me non valgono il prezzo richiesto. Dovrebbero un pò rinnovarsi.
Digifly idem ma almeno ha un buon prezzo concorrenziale ed un semplice sistema anemometrico a ventola che funziona benissimo.

Non resta quindi che attendere l'uscita della sonda aria della Flymaster, sperare che funzioni bene e che non spari il prezzo dello strumento fuori mercato, perchè sarebbe un gran peccato.

7 commenti:

  1. Hi,

    Have you ever heard of LK8000 ?
    Inexpensive, highly customizeable, good support, open source.
    -ferenc

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    1. Hi Ferenc, I heard of it yes. But I didn't tried. LK8000 has an integrated barometric vario or is a stand alone application like it was Soaring Pilot?

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    2. Don't know about Soaring Pilot but I guess it's similar. Standalone app running on (now obsolete) satnav hardware used in cars before the smartphone revolution. You can add a vario extension. It's made mostly by an italian guy.
      Check http://lk8000.it/

      One feature which might come handy during HG flights is that it can automatically show the L/D for the closest landing. No need for manually changing those. Might come handy at the next Lijak - Tolmin out and return :)

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    3. :)
      yes yes, instant L\D is now available in every instrument.
      I'll check the site to understand better. If it is an evolution of what it was Soaring Pilot with an integrated vario that gives infos to the software, it is interesting, otherwise not....
      not for HG pilots that do performance flying i mean ;)

      but I'll tell you my idea after reading LK8000 site.
      bye

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  2. grazie scott, metterò online anch'io le mie interfacce ;)

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  3. Ok, checking the NAV manual it seems that it has the 'Near airfields' functionality which is similar to what I've mentioned.

    But LK8000 is still better from this aspect because:
    1. The L/D to closest landing can be configured to the main page. No need to push buttons to get the info, it's always on the screen.
    2. It also takes into account the wind direction/terrain and calculates continuously if the landing is reacheable or not.

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    1. ok Ferenc, I understand what you mean.
      But it depends by your needs.
      When you are racing or doing an XC you care the next thermal to reach and not the next landing.... if you have to make an outlanding usually your mind already checked the situation around... and, sincerly, I don't care what the instrument tells me, but what my senses and mind tell.
      Gliding over long distances the L\D function is quite uneusefull because during a long glide many things can change, in positive or negative...and your L\D can change dramatically too.... so the L\D value is more effortable expecially for the final glides, where you are faster then the best L\D and your glide is less affected by low air sinks.

      In a planned XC instead, flying in areas with many landings, I don't care about official landings or "official outlandings"... every field in case is good. And over areas with no landing zones, the L\D to watch for me is to the next point where to climb, and not where to land.... ;)

      The wind direction\terrain is a function that all the instruments have too...
      SP and CP have it too... in 2006 they already had it.
      And is a nice indication..... but is just a confirmation of what a good pilot should understand alone during his flying, and not something to follow like with blind eyes... ;)

      In the end it depends buy what you want from an instrument.... I already used PDAs and things like that... and I'm bored to have other batteries to charge, other distractions, to many drags on my speedbar....

      Here I'am talking about a single integrated instrument, not about softwares to use with other stuffs in addiction to my equipment. ;)

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