mercoledì 27 agosto 2014
Droni e volo libero
Allora, parliamo un pò di questo grande fenomeno esploso nel 2013, ma che già era attivo a livello professionale da qualche anno.
I droni.... inutile ormai spiegare cosa sono.... lo sanno tutti.
Qualche anno fa quando ho iniziato il progetto del documentario "Sulle rotte del grifone" e parlavo della collaborazione con Airvision che aveva deciso di darmi supporto tecnologico e di ripresa per alcune situazioni, vedevo spesso visi perplessi quando spiegavo cosa fanno i droni e come vengono usati.
"Dro...che?" sembrava pensare la persona che avevo di fronte....
Oggi invece sono tutti esperti o sedicenti tali.
Il fatto è che la tecnologia che stà dietro ad un drone, permette a qualsiasi incapace di farli volare abbastanza bene, a differenza del pilotaggio modellistico tradizionale che implica abilità e conoscenza da parte dell'operatore alla radio.
Anche questa è la chiave del loro successo e diffusione oltre ovviamente alle eccezionali possibilità che offrono (ripresa,fotografia, fotogrammetria, rilevamenti, controllo....ect.). Tutti si sentono piloti.
Ma se abbiamo gente senza testa tra i piloti veri, figuriamoci com'è messa la folla dei dronisti.
Ci sono pochi capaci, ed il 99% dei rimanenti che mandano in aria attrezzi che possono pesare parecchi chili senza avere idea degli standard di sicurezza da rispettare o dei rischi che fanno correre ad altre persone nel caso di perdita di controllo.
A differenza del modellismo inoltre, il raggio d'azione di un drone non si limita al campo visivo di chi lo pilota, potendo esso esser guidato su rotte automatiche con il gps o in FPV (controllo in prima persona a mezzo di occhiali video che visualizzano ciò che il drone inquadra....insomma...osservando un monitor si pilota come se si trattasse di un simulatore di volo, ma in pratica si opera nel reale), il pericolo potenziale per terzi aumenta in maniera esponenziale.Un esempio? Questo video vi mostra fin dove possono andare: LINK
Per questo motivo a partire dal 2014, in Italia, Enac è corsa ai ripari iniziando a dettare delle regole per i piloti SAPR (Sistemi A Pilotaggio Remoto), che tutti normalmente chiamiamo droni.
Dapprima con regole buttate lì tanto per dare una direttiva....inizialmente spesso si trovavano concetti che si contraddicevano più avanti, rendendo di fatto le norme inattuabili.
Poi dopo varie revisioni il tutto ha cominciato a prendere senso ed ora il percorso che un aspirante pilota SAPR deve seguire per poter richiedere le autorizzazioni ad operare, ha una certa logica.
Di fatto bisogna frequentare un corso teorico ed uno pratico specifico per il drone che si pilota.
Si, hanno esagerato sul monte ore teorico richiedendone 33 con obbligo di frequenza e conoscenze che vanno ben oltre le necessità effettiva che avrebbe un pilota di droni, ma tra questo ed il fermo totale delle attività che si prospettava, comunque non è male.
C'è da dire che quantomeno, i costi elevati di un corso fanno selezione tra quelli che veramente vogliono usare questi mezzi belli e utili per usi professionali, decidendo di impegnarsi e di imparare cose nuove, magari a beneficio della sicurezza e con una mentalità che si discosti dal modellismo per avvicinarsi di più all'aeronautica.
Ma a che serve tutto questo?
Serve ad avere una registrazione degli operatori, responsabilizzandoli.
Finora era puro far west, dove chi aveva la testa sulle spalle faceva le cose bene. Gli imbecilli....che si sa sono sempre tanti ed in maggioranza....no.
Così ci sono stati incidenti o situazioni di rischio con riprese sul pubblico senza responsabili ed una normativa a cui appellarsi.
In futuro si spera che le cose verranno fatte per bene, così anche noi, come gli altri piloti, potremo volare stando abbastanza tranquilli di non trovarsi uno di questi giocattoli in rotta di collisione sorvolando qualche monte, mentre il suo operatore se ne stà beato e tranquillo a sorseggiare una birra a casa pensando di giocare con la playstation.
Credetemi che in volo sono impossibili da vedere.....troppo piccoli.
Io, nelle riprese aeree concordate non riesco a distinguere il drone mentre volo, pur sapendo dov'è.....figuriamoci se arriva a sorpresa.
Ora.....cosa centrano i piloti VL coi droni?
Il vantaggio per i piloti di volo libero o di altre categorie è che si può fare il corso a costi quasi dimezzati, andando a togliere dal monte di 33 ore le ore che già competono all'attestato di cui si è in possesso.
Mi sembrava utile segnalarvelo.
Se siete interessati, vi consiglio di contattare i miei partner (Airvision.it). Il programma di insegnamento in collaborazione con l'Aeroclub della Vestina è stato uno dei primi 6 riconosciuti dall'Enac in Italia e mi sento di dire che operano bene dando molto peso alla formazione dei loro clienti.
Proprio con loro ultimamente si è fatta una bellissima missione di riprese per "Sulle rotte del grifone", dove le potenzialità del drone sono state messe a frutto alla grande. Da quella missione ho tratto le foto per questo articolo.
Potete leggere il post QUI.
Ed ora.....a volareeee
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